Intervistato dal Corriere dello Sport, Roberto Gagliardini ha parlato delle sue aspettative e di quello che per lui significa giocare a calcio.

Gagliardini, come ci si sente ad aver realizzato il sogno che aveva da bambino? 
"Sono semplicemente felice. Diventare un calciatore è stato il mio desiderio più grande fin da piccolo e, sinceramente, non ho mai pensato a fare altro". 

Cosa vuol dire per Gagliardini la parola “gruppo”? 
"Il calcio è un gioco di squadra e si gioca in undici. Da soli non si va da nessuna parte. Sicuramente se una squadra è solida e compatta, si può arrivare a raggiungere livelli importanti. Per vincere bisogna essere gruppo".

Lo scrittore Eduardo Galeano alla domanda “Come spiegherebbe a un bambino cos’è la felicità?” rispose: “Non glielo spiegherei, gli darei un pallone per farlo giocare”. E’ d’accordo? 
"D’accordissimo. Soprattutto quando si è bambini il calcio è gioia. Dovrebbe esserlo anche quando si diventa più grandi ma, forse, ci sono diversi fattori che influiscono e magari il divertimento passa anche un po’ in secondo piano. Però, soprattutto quando si è bambini, penso che il divertimento sia la prima e unica cosa alla quale pensare". 

Che futuro vede per il calcio? 
"Il calcio spero possa cambiare sempre in meglio, ma è fondamentale la spinta dei giovani. Sta a loro impegnarsi e dare il massimo per raggiungere obiettivi sempre più alti. Anch’io cercherò di non far mancare il mio contributo dando sempre il massimo e divertendomi come tutti dovrebbero fare". 

Sezione: News / Data: Ven 25 agosto 2017 alle 11:25 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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