Nel corso della conferenza stampa di presentazione alla stampa come neo tecnico dell'Empoli, Paolo Zanetti ha spiegato la sua idea di calcio che vuole esportare anche in Toscana: "Tutte le mie squadre sono state squadre molto aggressive, ci tengo tanto all'organizzazione, sia difensiva che offensiva - le parole dell'ex Venezia -. E' importante fare un calcio propositivo, ma non significa tralasciare altre cose. Io cerco di lavorare su tutti gli aspetti, comprese le palle inattive. Fase offensiva, difensiva, l'equilibrio, la mentalità, i rapporti con l'esterno: ci sono tantissime sfaccettature e non se ne può abbandonare nessuna. Ciò che mi interessa è che la squadra abbia un'identità chiara, ma questo non vuol dire fossilizzarsi su un solo sistema. Sicuramente lavoreremo con una difesa a quattro e un centrocampo a tre, ma per l'attacco vedo un calcio dinamico, imprevedibile".

Quanto ai giocatori vecchi e nuovi, Zanetti pensa che ce ne siano diverse con le caratteristiche ideali che si sposano con la sua filosofia: "Il primo che mi viene in mente è Bajrami che spero che rimanga con noi perché secondo me ultimamente ha adottato una posizione in cui ha fatto molto bene ma le migliori cose le può fare sull'esterno. Quello che mi interessa è mettere i calciatori in posizioni a loro congeniali, è il mister che deve adattarsi alle loro caratteristiche. Al direttore ho chiesto calciatori duttili, che possono nell'esigenza adattarsi. Bajrami è uno di questi, Satriano è un altro ragazzo duttile. In questo senso in fase offensiva proveremo a essere imprevedibili".

Sezione: News / Data: Gio 07 luglio 2022 alle 14:37
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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