"E' un campionato livellato verso il basso". Sabatino Durante, procuratore ed esperto di calcio sudamericano, come al solito non le manda a dire. Ecco le sue parole in esclusiva ai colleghi di Tuttomercatoweb.com

Una serie A tra rivelazioni e delusioni.
"Abbiamo una grande dote in Italia: i nostri allenatori. Ma questa esaltazione dell'allenatore porta ad un tatticismo esasperato e quindi a non guardare le partite. Bologna, Empoli, Napoli... e poi la morte del calcio. In Italia non si vede più un dribbling. Il campionato è interessante, quando due squadre sono vicine si esalta il campanilismo ma il livello è veramente basso. Mi diverto di più a vedere i campionati sudamericani... il tifoso è uno che vuole vedere certe giocate, che in Italia non si vedono più".

Scudetto: chi lo vincerà?
"La Juventus rimane la squadra favorita. Mi sono invece meravigliato dell'Inter, non credevo che con tutte queste novità e soprattutto con la mancanza di un cervello in mezzo al campo, ci fossero dei risultati così positivi. La vera sorpresa, per me, è stata l'Inter: mi aspettavo un inizio in sordina e quindi una crescita nel tempo. Ausilio è un ottimo direttore sportivo, ma non può regalare i panettoni prima di Natale sennò poi giochiamo col freno tirato (sorride, ndr)".

Delude la Roma.
"Garcia era già un po' in confusione per conto suo. Con il mercato gli s'è data la possibilità di fare maggiore confusione. Se compri Dzeko non puoi farlo giocare con Salah e Gervinho. Mi sembra che sia stato fatto l'errore commesso a Perugia: volevo portare Klose, mi dissero che sbagliava tanti palloni a centrocampo, io risposi che era dovuto agli esterni che non lo supportavano a dovere. Se hai un giocatore d'area devi prendergli due esterni in grado di crossare bene. Poi dietro non capisco come si possa prendere Rudiger: la Roma dietro ha sempre preso giocatori importanti. Se Rudiger lima alcuni difetti, in quattro-cinque anni diventerà un giocatore: ha dei cali di concentrazione enormi, tipici di certi atleti di colore".

Arranca un po' anche il Milan.
"A Mihajlovic è stato comprato tutto quello che ha chiesto e alla fine ha tre punti in più di Inzaghi. Si commenta da solo... A Bacca - che è un buon giocatore - non arriva mai una palla, poi ci sono anche degli ex giocatori che giocano in mezzo al campo. Con un centrocampo così non si va lontano. Il valore del campionato però, è molto basso. Capisco che ci sono le tv che devono vendere il prodotto e i media che con questo prodotto ci vivono, ma il nostro campionato è veramente scarso. Ci esaltiamo perché un giocatore fa quindici gol e diventa il centravanti più forte al mondo. In Italia ci sono solo due-tre giocatori di livello internazionale: Higuain, Dybala e Paredes per il futuro. Tolte alcune società come Sassuolo, Udinese, Empoli e il Bologna del vecchio e sempre valido Corvino c'è poca competenza. Le nostre squadre spesso le fanno i presidenti. Poi mi meraviglio di una cosa stranissima: sono entrati i fondi in Italia, ma sono dei finanziatori... guardate come è arrivato Calleri all'Inter".

Sezione: News / Data: Sab 26 dicembre 2015 alle 10:00 / Fonte: TMW
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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