Paolo Di Canio assolve l'Inter dopo il pari di Kiev. Intervistato da Il Giornale, il talent di Sky Sport ha commentato così il cammino dei nerazzurri in Champions League: "Sull'Inter invece ho sentito tante critiche ma quando giochi contro lo Shakhtar Donetsk sai che tenderà a palleggiare molto più di te. L'Inter ha costruito palle gol nitide, nette, poteva vincere la partita rischiando poco. Vero, il gioco non è stato spumeggiante questa volta ma questo non vuol dire niente, ai nerazzurri manca il punto contro il Real Madrid e ora sarebbe seconda dietro al sorprendente Sheriff. Noi crediamo che il nostro campionato sia uno dei più forti al mondo ma poi quando torniamo in Europa ci rendiamo conto che non è più così da 15 anni. In Champions è diverso, l'Inter ad esempio ha sbagliato diverse chance contro lo Shakhtar, se sbagli in campionato è diverso, hai tempo per recuperare, in Champions no. Poi ci sono squadre tipo lo Sheriff che giocano partite della vita, nessuno ti regala più niente. Non è che vengono dalla Moldavia a regalarti la partita, si vogliono mettere in mostra, giocano con il sangue agli occhi". Ma chi passerà il girone? "Se l'Inter fa sei punti contro lo Sheriff poi ha in casa gli ucraini e dunque non c'è storia, si passa".

Di Canio parla poi del campionato: "Chi vincerà? Secondo me l'Inter rimane la più forte a patto che mantenga almeno il 70% di quella determinanazione, rabbia e unità di intenti che aveva con Antonio Conte. Ora gioca un calcio diverso, più offensivo e a me piace perché rischia di più ma deve ancora trovare la quadra. Edin Dzeko ha più qualità di Romelu Lukaku in certe cose e i risultati si vedono. 20 gol in sei partite l'Inter non li faceva dalla stagione 60-61". Ma ha perso di più l'Inter con Lukaku o la Juventus con Cristiano Ronaldo? "L'Inter non ha perso niente e mi sembra evidente, perché ha già fatto 20 gol in sei partite di campionato. Se il calcio italiano piange per l'addio di Lukaku mi viene da piangere a me. Non è uno di quei giocatori che ti illumina gli occhi con delle grandi giocate, è funzionale ad alcune squadre ma se l'anno scorso all'Inter ci fosse stato Duvan Zapata e non Lukaku l'Inter avrebbe vinto lo stesso lo scudetto magari con qualche gol in meno. Gli mancano 7-8 qualità per diventare un grande giocatore, ha poca intelligenza calcistica, poco intuito nello stretto. Dzeko fa giocare la squadra meglio è molto diverso fa cose che Romelu non faceva. Si dice che le squadre di affidano ai grandi giocatori mentre dicevano che l'Inter si appoggiava a Lukaku: questa è la mia sintesi su di lui, un gran bel giocatore ma non un campione. Lukaku non manca per niente all'Inter per contro mio".
Sezione: News / Data: Ven 01 ottobre 2021 alle 14:35
Autore: Christian Liotta
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