E' Benito Carbone il protagonista della lunga intervista proposta oggi da calciomercato.com. Una chiacchierata attraverso tanti momenti della carriera da giocatore e allenatore in cui anche l'Inter ha un ruolo. “L’approdo nella squadra dei miei sogni, il club per cui avevo da sempre fatto il tifo - dice Carbone pensando a quei giorni -. Da bambino a Bagnara, quando giocavo in strada, mi immedesimavo nei miei idoli nerazzurri e quando ho vestito davvero quella maglia mi è sembrato di vivere un sogno”.

Eppure non tutto è andato come doveva, con Hodgson in panchina. "Una persona per bene, un uomo con le sue idee. Ma qualche danno lo ha fatto. Non si può pensare che Roberto Carlos non sappia difendere. Per quanto riguarda me, aveva scelto di schierarmi da esterno sinistro di centrocampo nel suo 4-4-2, significava andare a chiudere la diagonale a Bergomi. Un lavoro sfiancante e quando c’era da decidere con la giocata di qualità negli ultimi 20 metri non avevo la giusta lucidità. Per questo motivo ho segnato pochi gol, Hodgson mi chiedeva quantità”. Eppure Carbone ammette che andare via è stato sbagliato. "Un errore gravissimo, dettato dalla giovane età. Avrei potuto giocare con Ronaldo e con altri campioni e invece preso da un sentimento di frustrazione andai via. Ricordo sempre che Bergomi mi diceva «Non devi muoverti da qui, se resti diventerai più forte di Donadoni». Gli rispondevo, Capitano, con tutto il rispetto, non posso fare la diagonale a te e poi passare la palla a Ince, che è fortissimo, ma che ha piedi di marmo». Ovviamente erano solo battute, ma il concetto era quello. Sbagliai, conservo ancora grandi ricordi”.

Tra cui il compagno di stanza. "Javier Zanetti. Inumano. Dedizione, professionalità, forza fisica. Ogni tanto lo cercavamo, ma dov’è Zanetti? È in camera che dorme. Ma dov’è Zanetti? È in camera che riposa. Si allenava e recuperava, sempre così, da quando lo conosco. Pazzesco. L'Inter di oggi? Conte ha bruciato e brucerà ancora le tappe, portando la sua squadra a lottare per obiettivi importanti. Nei prossimi dieci anni, l’Inter sarà una squadra ai vertici in Europa, al pari con le top di adesso".

VIDEO - ALLA SCOPERTA DI... - NIKOLA ILIEV: TECNICA, FISICO, DRIBBLING: IL 2004 BULGARO INCANTA AL BOTEV

Sezione: News / Data: Gio 16 aprile 2020 alle 10:42
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
vedi letture
Print