"Dal «triplete» in poi, l’Inter ha lavorato nella direzione sbagliata. È stato scialacquato l’enorme vantaggio che i nerazzurri, vincitori di tutto, avevano sulle concorrenti. In che modo? Semplice, non si è pensato al futuro rimanendo abbagliati dal presente. Le straordinarie vittorie del 2010 dovevano essere capitalizzate meglio: era indispensabile gettare le basi di un progetto a lungo termine, in grado di assicurare continuità nei successi". Questa l'analisi di Beppe Bergomi che torviamo oggi sulle colonne della Gazzetta dello Sport. "Negli ultimi anni è stato fatto un grande lavoro con il vivaio nerazzurro, posso dirlo per esperienza diretta. Ma i risultati in prima squadra non si sono visti. I campioni del domani sono stati usati, per lo più, come pedine di scambio, nessuno ha pensato ad assicurare eredi alla vecchia guardia. Chi, dopo Cambiasso e Zanetti? Negli anni scorsi si è persa un’occasione per trattenere, formare e dare spazio a giovani come Duncan, Mbaye e Longo. Il messaggio sarebbe stato chiaro: “Stiamo costruendo l’Inter del futuro”. E, anche per i tifosi, un nono posto in classifica sarebbe risultato più digeribile. Adesso, invece, l’Inter arriva impreparata al ricambio generazionale. La vicenda dello scambio, poi naufragato (almeno per ora) tra Guarin e Vucinic può essere riletta proprio in questi termini: uno scontro tra filosofie differenti. La Juventus (ma anche la Roma, ormai, grazie a un dirigente come Sabatini) è la squadra di riferimento, anche per le sue capacità progettuali. Il colombiano sarebbe stato un rinforzo per Conte in questa stagione, ma soprattutto un modo per far fronte a uscite importanti nella prossima. Tutto l’opposto di Vucinic in nerazzurro: un acquisto pensato per tamponare carenze momentanee, senza declinare le prospettive al futuro. La speranza, ora, è che la dirigenza imbocchi la strada giusta, quella della fiducia nei giovani. In questo senso, Erick Thohir mi è sembrato intelligente e lungimirante: diamogli tempo di lavorare. Certo, se nella fase di transizione si riuscirà a intravedere l’Inter del futuro — un’Inter nuovamente competitiva su tutti i fronti — anche l’attesa sarà più dolce". 

Sezione: News / Data: Sab 25 gennaio 2014 alle 10:34 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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