Questa mattina la signora Bedy Moratti è stata ospite di "Mattina Sport" su Rai Sport 1. Tra passato, presente e futuro, si parla di Inter, "una passione nata quando mio padre è diventato presidente", spiega la signora Bedy: "Io ero piccola, mi arrivavano notizie, ero in collegio e tutte le sere telefonavo a casa per sapere quali erano i risultati. Non conoscevo bene le realtà del calcio, poi pian piano le ho capite".

Dal Angelo a Massimo "mio padre e mio fratello si somigliano molto, non solo fisicamente, ma anche in tante doti umane quali l'intelligenza, l'umanità e anche nel modo di vivere la passione per l'Inter anche perchè Massimo ha imparato nel tempo ad acquisire una dose importante, e che a volte gli invidio, e che è la pazienza. Noi abbiamo sempre seguito gli insegnamenti di mio padre, seguendo lui e l'amore per lui, tutto quello che lui faceva era per noi giusto. Se ho mai dissuaso mio fratello dal prendere l'Inter? No, io volevo che lui fosse felice e se lo era in quel modo a me andava bene".

L'immagine più bella legata del papà Angelo non è parla solo di un uomo di sport: "Non posso vedere solo quella quando penso a mio padre perchè era una grandissima persona. Il calcio è stata una conseguenza, una gioia che è stata data a lui, ma mio padre è qualcosa oltre il calcio". Bedy Moratti ricorda la prima Coppa dei Campioni vinta dal papà Angelo (1963-'64): "La rivedo sempre, quella foto ce l'ho appena in camera. Eravamo a Vienna, credo ci fossero circa 30mila tifosi interisti. Oggi invece non ho ancora pienamente metabolizzato quello che abbiamo fatto nel 2010 e che nessuno in Italia ha mai fatto. Ci sembrava di essere come un treno che va avanti e raggiunge tutti gli obiettivi, ci sembrava qualcosa di normale. Paragone tra Mourinho e Herrera? Difficile, sono epoche diverse, di sicuro entrambi hanno grandissima personalità".

Da Herrera a Mourinho, impossibile ripercorre la storia nerazzurra senza parlare anche di Giacinto Facchetti: "Era un uomo straordinario - continua Bedy Moratti -, ma non ne voglio parlare con un tono triste perchè lui era un a persona meravigliosa di grandissima lealtà e serietà e che stupiva per la sua sicurezza, la sua calma e il suo equilibrio. Una persona vera e perbene, della quale non si potrà mai dire nulla".

Presidente onorario del Centro Coordinamento Inter Club, i rapporti con la tifoseria sono al centro della quotidianità della signora Bedy: "I tifosi sono il cuore della squadra. Giro l'Italia con l'Inter Club ed è una cosa interessante perchè abbiamo tantissime persone che ci seguono, non solo in Italia, ma ad esempio l'accoglienza ricevuta in Indonesia è stata fantastica. Una sera, Javier Zanetti è stato ospite nella tv indonesiana ed è stato guardato da 101 milioni di spettatori, impensabile...Il nostro capitano è una grandissima persona, credo abbia un fisico fuori dalla normalità".

In chiusura si parla di Andrea Stramaccioni ("è molto intelligente e preparato, questo ha in comune con José Mourinho. Poi se lo dicono i giocatori...") e di che cosa ci si possa augurare per la stagione in corso: "A me andrebbe bene ripetere quanto fatto nel 2010...(ndr, sorride)".

Sezione: News / Data: Mer 17 ottobre 2012 alle 12:01 / Fonte: inter.it
Autore: Mario Garau / Twitter: @MarioGarau
vedi letture
Print