Affare-Felipe Melo, la contropartita è Mancini?

Il rifiuto di Burdisso al trasferimento a Firenze ha messo in difficoltà l'Inter nella trattativa che porta a Felipe Melo. Da parte viola ci sarebbe anche la volontà di sedersi a un tavolo per parlarne e con il giocatore l'accordo è già stato raggiunto. Il problema è però trovare una contropartita che soddisfi le necessità di Prandelli e abbassi la richiesta di 25 milioni cash avanzata dai gigliati per il brasiliano. Posto che Burdisso non accetta di giocare nella Fiorentina, e posto che Prandelli avrebbe bisogno di un difensore affidabile, sarebbe emerso, nella richiesta toscana, il nome di Cristian Chivu. C'è però un problema che impedisce l'evolversi di una simile operazione: la volontà del romeno, che sta bene a Milano (ieri il manager ha ipotizzato la chiusura della carriera all'Inter), e i 4 milioni a stagione che percepisce d'ingaggio, troppi per Della Valle.

Per questo motivo si sarebbe fatto il nome di un'altra possibile contropartita, Amantino Mancini, meno utile però alla causa viola ma adattabile al gioco offensivo di Prandelli. Il brasiliano non viene da una grande stagione in nerazzurro e vorrebbe avere un'altra chance, ma se toccasse con mano la diffidenza dell'ambiente nei suoi confronti accetterebbe un trasferimento. Magari proprio a Firenze. Nei prossimi giorni dovrebbero esserci contetti importanti tra le due società per trovare il modo di portare Felipe Melo a Milano.