Mercato è certamente la parola chiave in "casa" Inter in questa settimana frenetica. Lo scambio Vucinic-Guarin sembrava il primo tassello di una sessione che stentava (e stenta ancora) a decollare. Affare inizialmente concluso, per poi essere rimandato e di nuovo vicino alla conclusione per poi saltare definitivamente. Risultato? Caos generale. Thohir ha preferito non presentarsi ai suoi tifosi con un'operazione del genere, ed ora i piani ad Appiano Gentile dovranno, inevitabilmente, cambiare. 

Si parte sempre dal presupposto che Walter Mazzarri ha una-due priorità e una necessità. Il tecnico ha chiesto un attaccante, possibilmente un centrocampista e, per motivi anche numerici, un esterno. L’affaire Guarin-Vucinic, con comunicato, risposta e controcomunicato, non muta il diktat presidenziale di vendere e poi comprare. E il tutto complica, e non poco, la situazione…

I due protagonisti che fine faranno? Per Guarin Ausilio ha accennato a prolungamento e riappacificazione, ma questa rimane un'ipotesi difficile. Il giocatore vuole il rinnovo a cifre che l’Inter non può e non vuole concedere. Inoltre Mazzarri ha avvallato la sua cessione e anche il colombiano si sente più lontano dai nerazzurri. Resta quindi una, anzi “la”, pedina per fare cassa. Offerte poco o nulla, come confermano fonti vicine al giocatore. Però qualcosa si muove, ancora nell’ombra. Resterà difficile cedere l’ex Porto alla cifra che si voleva incassare. Sono giorni caldi e il futuro è ancora tutto da scrivere.  

E Vucinic? L’affare si era clamorosamente riaperto sulla base di un prestito con obbligo di riscatto (formula poco gradita alla Juve), con grande impegno dell’entourage e del giocatore stesso. Ora un nuovo passo indietro con le parole di Thohir che non riavvicinano di certo le due squadre. Da fonti vicine al giocatore filtra che ora la "palla" passa in mano all’Inter e al numero uno nerazzurro, che sarà presto in Italia. Vucinic il suo lo ha fatto. Serve anche chiarire che il montenegrino è stata una richiesta esplicita di Mazzarri, che ha suggerito inizialmente 2-3 nomi agli uomini mercato. Era la pedina giusta per il tecnico per sostituire il partente Belfodil, e aveva anche deciso di avvallare la partenza di Guarin pur di averlo alla sua corte. Se ieri si era leggermente più ottimisti di oggi, la trattativa sembra ben lontana dall’aver detto tutto. Intanto l’Inter si guarda intorno per un giocatore offensivo ma, senza cessioni, solo per un prestito. 

Un'uscita che l’Inter vorrebbe monetizzare al massimo è quella di Andrea Ranocchia. Il giocatore non avrebbe mai voluto lasciare l’Inter, ma la panchina nell’anno del Mondiale non è accettabile per un giocatore nel pieno della sua carriera. Lui e il suo entourage hanno avuto contatti con il Borussia Dortmund che, dal canto proprio, non ha ancora presentato un'offerta all’Inter. La cifra che potrebbe essere messa sul piatto è vicina ai 6 milioni, lontana dai 9-10 che accetterebbero i nerazzurri. Il prezzo si abbassa sempre più ad ogni panchina dell’italiano. Non è escluso, quindi, che i tedeschi aspettino le ultime ore per uno sconto. Resta un affare bloccato, che non fa bene alle operazioni dell’Inter tanto quanto al giocatore, pronto a una nuova esperienza. 

Mercato quindi ancora in stand by in casa Inter. Grande clamore, ma dopo due giorni infernali si è punto a capo, anzi qualcosa più indietro (Guarin quasi separato in casa). Si aspetta di cedere prima di muoversi, almeno per le necessità, come D’Ambrosio che ha già detto sì ai nerazzurri e aspetta che la dirigenza chiuda per poter approdare da subito ad Appiano. La calma però è solo apparente e nelle prossime ore gli interessamenti potrebbero diventare offerte, soprattutto per Guarin e Ranocchia. Vucinic aspetta, come il sogno Hernanes, primo obiettivo per la mediana e non ancora impossibile (anche se difficile).

P.s. - Per Longo era tutto pronto col Levante, ma poi l'affare è saltato proprio all'ultimo. Il giocatore resta a Verona, ma la valigia è ancora pronta. Il Rayo potrebbe ripensarci e Devis Mangia non smette di corteggiarlo. Anche lo Spezia si mette in fila per un campione del domani, ne siamo certi.

Sezione: La Rubrica / Data: Ven 24 gennaio 2014 alle 00:30
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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