È un'Inter sempre più giovane, che punta sulle nuove promesse del pallone per offrirle al panorama calcistico internazionale. Lo confermano gli investimenti di quest'estate. Così come la conferma in prima squadra di due interessati prospetti del calcio nerazzurro: Zinho Vanheusden e Andrea Pinamonti. Hanno segnato entrambi nella finale dello Scudetto Primavera contro la Fiorentina, regalando con i loro gol il titolo alla squadra di Stefano Vecchi. Il pubblico del 'Mapei Stadium' li applaudiva, e loro - da buoni predestinati - nel giro di pochi mesi si sono ritrovati aggregati alla prima squadra. Da scommesse a certezze, il passo sarà lungo. Ma le premesse, almeno quelle, possono dirsi ottime.

VANHEUSDEN - Vanheusden, classe '99, è un centrale di difesa. Stazza fisica impetuosa (alto 187 centimetri), è stato a un passo dalla Sampdoria negli ultimi giorni di mercato ma, visto il mancato arrivo di un nuovo difensore centrale, la dirigenza interista ha congelato ogni trattativa. Ed è così che il 18enne, blindato da Piero Ausilio e Walter Sabatini, è stato caricato di una responsabilità inattesa: il belga riveste i panni di quarta scelta per il ruolo di difensore centrale. In quattro per due posti, e lui c'è. Insieme ad Andrea Ranocchia, dietro alla coppia titolare Milan Skriniar-Joao Miranda. L'anno scorso è stato un punto fisso della Primavera; eletto miglior giocatore delle Final Eight, ha messo in luce buoni propositi sul piano difensivo e anche una buona qualità in fase d'impostazione. Pericolosissimo nei contrasti aerei, è bravo a leggere i movimenti avversari e intercettare le linee di passaggio. A questo aggiunge la capacità di farsi trovare pronto anche nelle aree avversarie e non è un caso se il Liverpool abbia provato a strapparlo all'Inter a titolo definitivo e se questo ragazzo originario di Hasselt sia nel giro dell'Under 21 belga con due anni di anticipo.

PINAMONTI - Andrea Pinamonti non ha bisogno di presentazioni perché vanta già nel suo palmares un repertorio degno di nota: Campione d'Italia con i pari età degli Under 21, l'anno scorso ha debuttato in prima squadra prima in Europa League e poi in campionato. Nel 2016 ha preso parte agli Europei Under 17 con la Nazionale Italiana. Tecnica sopra la media, fiuto del gol innato, buon senso tattico e grande serietà e abnegazione: vista l'età, la base di partenza è di primo livello. Quest'estate, approfittando dell'assenza di Mauro Icardi per infortunio, ha arricchito il proprio curriculum giocando - da titolare - contro squadre blasonate tra le quali Chelsea e Bayern Monaco. Classica prima punta con il vizio del gol, i numeri per il classe '99 parlano da sé: 18 gol in 22 presenze l'anno scorso. Il destino l'ha chiamato alla svolta: quest'anno sarà lui il vice-Icardi e se il destino lo vorrà potrà alternarsi con il capitano nerazzurro al centro dell'attacco di Luciano Spalletti. L'Inter nutre cieca fiducia in lui e il quinquennale propostogli non appena maggiorenne lo testimonia. In Corso Vittorio Emanuele c'è la sensazione che questo attaccante nato a Cles e interista da sempre possa essere un predestinato.

Andrea Pontone

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 06 settembre 2017 alle 10:55
Autore: Redazione FcInterNews.it
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