Dopo l'ufficialità dell'ingaggio, Wesley Sneijder si è presentato in sala stampa, spiritoso e allegro, per la sua prima conferenza stampa da calciatore dell'Inter. "L'Inter è una delle più grandi squadre al mondo - ha detto - è stata una lunga trattativa ma finalmente sono qui. So come gestire la pressione, ho giocato nel Real Madrid... Ora non vedo l'ora di giocare e mettermi in mostra davanti al mio nuovo pubblico. Mourinho è uno dei più grandei allenatori al mondo, sono contento di lavorare con lui. In campo mi piace giocare dietro le punte, penso che il numero 10 sia il più adatto per il mio profilo. Ma il numero conta poco, l'importante è giocare. Mi piacerebbe giocare il derby, una sfida importante ma non so se ci riuscirò".

L'ultimo olandese a vestire la maglia nerazzurra è stato Dennis Bergkamp, che però a Milano non è riuscito a dare quello che ci si aspettava dalla sua classe. Il nazionale olandese trae il meglio da questo aspetto: "Non ci ho parlato, ma lo considero un esempio e spero di emulare le cose buone che ha fatto all'Inter".

Impossibile non parlare anche del Real, con cui Sneijder non si è lasciato proprio benissimo: "Lì stavo bene, ma quando una persona deve firmare per 4-5 anni deve essere sicura al cento per cento. Ho sentito un grande appoggio da parte di Mourinho e questo è importante per me. Naturalmente penso anche al Mondiale ma non è stato il motivo principale per la mia scelta". Il centrocampista svela poi una curiosità del passato: "Il team manager dell'Ajax era un vero tifoso dell'Inter, il suo ufficio era pieno di gadget nerazzurri. Una volta entrai e lui mi dissse 'Un giorno giocherai nell'Inter'. Ieri mi ha chiamato per dirmi 'Hai visto? Avevo ragione'.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 28 agosto 2009 alle 14:32
Autore: Domenico Fabbricini
vedi letture
Print