"Una normale litigata da stress di fine partita in un momento concitato: ci siamo presi ed è scappata qualche parola di troppo". Così Maurizio Sarri torna sui fatti di Napoli-Inter in Coppa Italia alla consegna del Tapiro d'Oro di 'Striscia la Notizia', in onda su Canale 5. "Ho chiesto scusa a Mancini appena l'ho visto nello spogliatoio e ho chiesto scusa pubblicamente. Non accetto accuse d'omofobia, perché la mia storia parla d'altro. Ho avuto amici omosessuali che purtroppo sono morti. Non ce l'ho con gli omosessuali, mi sono girato e ho detto la prima cosa che mi è passata per la testa. Un'offesa di rabbia, non ce l'avevo neanche con lui sinceramente, ce l'avevo più con la terna arbitrale. Però mi sono scusato, più di così non posso fare, anche pubblicamente con tutti gli omosessuali perché è un'offesa da non fare. Però sotto stress, in campo, purtroppo può succedere e mi sembra che in passato sia successo di peggio, con vere e proprie accuse di razzismo. Sempre con Mancini? No, con protagonisti vari, però son cose bruttissime che in campo possono succedere. Una legge non scritta dello sport dice che dovrebbe finire tutto lì, questa volta non è stato così. Mi dispiace che Mancini non abbia accettato le scuse, però io più di scusarmi, dopo aver fatto una cazzata, non posso fare".

Cosa gli dirà la prossima volta? "Biondo! - ironizza Sarri - No, la prossima volta dovrei stare zitto, però ho paura che ci ricadrò ogni tanto perché caratterialmente sono così. Questo insulto però lo cancello, dai". Nel 2001 Mancini avrebbe dato del frocio a un giornalista. "Questo non lo so e non mi interessa. Queste cose dovrebbero finire lì, l'ultima cosa che mi interessa è continuare questa discussione con Mancini perché non mi interessa minimamente, devo pensare alla mia squadra e già il tempo mi manca per questo. Posso solo dire che a me in campo 'Napoletano di m...' mi è stato detto più volte e non l'ho mai riportato. Noi siamo abituati, in parecchi stadi d'Italia ci viene detto qualcosa di razzista, però...".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 21 gennaio 2016 alle 23:35
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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