In un'intervista esclusiva rilasciata a Rai Sport, l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti si lascia andare ai ricordi e alle emozioni legati a Inter-Juventus, una sfida mai banale, in un'intervista rilasciata a Novella Calligaris: "E' il derby d'Italia perché sono le squadre con maggiore tradizione di vittorie, sin dagli anni '40. Poi c'è sempre stata questa rivalità, non so perché, tra le tifoserie".

Il primo ricordo?
"Milano, nel 1954 o 1953: l'Inter vinse 6-0. Fu una festa infinita".

Con Agnelli era Fair Play o punzecchiature?
"C'era amicizia tra mio padre e Gianni Agnelli. Un aneddoto? Mio padre stava prendendo John Charles (che poi andò alla Juventus, ndr) quando gli venne un infarto ed era a letto. So che parlò con Agnelli dicendogli che approfittava del fatto che stesse male. Poi tra i due finì con una cena, il che faceva capire che il rapporto era costante".

Com'è la rivalità oggi?
"E' diversa, oggi all'Inter c'è una famiglia cinese che deve costruirsi una storia. La Juve ha Andrea Agnelli ma è diventata un'azienda. C'è una rivalità legata anche al passato non piacevolissimo con Calciopoli".

Su Mourinho:
"Rapporto molto bello, di carica costante e reciproca perché si puntava a fare bene. Poi è rimasto un rapporto d'affetto".

Marotta e Conte all'Inter hanno indebolito la Juve o rafforzato i nerazzurri?
"La Juve ha deciso di liberare entrambi, avranno avuto le loro ragioni. Poi hanno continuato a vincere. L'Inter ci ha certamente guadagnato portando a casa l'esperienza di entrambi. Conte ha la voglia di dimostrare di essere il migliore, questo ci gioca a favore".

La situazione Icardi è stata gestita bene?
"Credo di no, se l'obiettivo era venderlo ci si doveva comportare così, non se si voleva tenerlo".

Le piace la Juve di Sarri?
"Sì. Non è facile andare in una squadra che ha vinto tanto, lui è stato coraggioso e sta portando la sua idea di gioco diverso facendo sì che la squadra non abbia rimbalzi negativi. Il bel gioco? Il presidente punta sempre alla vittoria, è un dovere verso i tifosi. Ma la scelta della Juve mi ha meravigliato proprio nel senso di vedere la Juve giocare diversamente. C'è anche il discorso Champions, cambiando gioco può cambiare il destino".

Avrebbe risposto all'acquisto di CR7 con un Messi?
"Quello era impossibile, ma quella mossa mi ha meravigliato. La Juve con quell'acquisto ha fatto un salto in avanti non richiesto. Poi a essere stati lì chi lo sa..."

Sul razzismo:
"Infantino ha sottolineato che siamo in ritardo su un fenomeno che dovrebbe essere superato da tempo. Bisogna partire dalla scuola, dall'educazione alla normalità".

Con chi andrebbe a cena fra i presidenti?
"Andrea Agnelli fa cose strane come i continui ricorsi contro l'Inter, che non riesco a capire. Ma è quello che conosco di più e fa sempre piacere".

Come vede il futuro dell'Inter?
"Conte è uno che non molla: tiene a livello alto di tensione tutta la squadra, vivremo un'annata interessante".

Manca l'Inter?
"Manca perché noi come famiglia siamo intrisi di storia dell'Inter e ci sentiamo sempre parte di essa, la viviamo come la storia di un figlio o di un parente".

Dove vedrà Inter-Juve?
"Allo stadio, con qualcosa dell'Inter addosso". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 05 ottobre 2019 alle 14:15
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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