Ieri i tifosi nerazzurri hanno appreso che il guaio muscolare di Julio Cesar è leggermente più lieve rispetto a quanto paventato prima. Infatti si è passato da uno strappo muscolare a una lesione di secondo grado, in un punto diverso rispetto a quello precedentemente infortunato a Genova. Il portierone nerazzurro con molta probabilità avrà chiuso il suo 2010, carico di soddisfazioni con l’Inter e di lacrime verdeoro, ma lui non ci pensa nemmeno. Julio ha infatti rivelato ai suoi cari che in Dubai ci sarà: non vuole perdere la competizione Mondiale per club, una competizione che i sudamericani (i brasiliani in modo particolare) sentono tantissimo, dandole ampio risalto, in maniera anche eccessiva, molto di più rispetto alla considerazione che gli europei hanno di tale trofeo. Il numero uno carioca poi vuole cancellare la brutta esperienza del Mondiale di Sudafrica, un kermesse che ha provato l’Acchiappasogni nerazzurro, autocolpevolizzatosi dopo la partita con l’Olanda che è costata alla sua squadra l’esclusione, tanto da non uscire di casa per diversi giorni. La strada per Abu Dabi si presenta in salita, ma Julio vuole percorrerla o per lo meno provarci. Sarà difficile ma lui è abituato a imprese del genere.

Intanto il numero uno brasiliano cede lo scettro a Luca Castellazzi. Il numero dodici interista, dopo qualche errore (soprattutto a Lecce) sembra aver preso le misure dei pali nerazzurri. La partita con il Twente lo ha visto a suo modo protagonista, bravo sui sinistri velenosi di Theo Jannsen. L’ex portiere doriano mai e poi mai forse avrebbe creduto di poter essere così tanto impegnato, quando scelse l’Inter. Avrà pensato a un finale di carriera tranquillo alle spalle del numero uno al Mondo, ma quando quest’ultimo ha fatto crack è dovuto scendere in campo per tante partite, alcune importanti in Champions (Tottenham e Twente) e il derby, purtroppo perso. Per Castellazzi è stata una bella rivincita: lo scorso anno, nonostante avesse recuperato dall’infortunio, dovette assistere all’ascesa di Marco Storari, che gli soffiò il posto da titolare nella Samp, spingendolo a cedere poi alle lusinghe nerazzurre.

Luca continua a sorvegliare i pali dell'Inter, nell’attesa che il vero proprietario, il numero uno, Julio Cesar, torni. Il Mondiale per club è un obiettivo al momento difficile, ma per uno che vuole trasformare le lacrime di tristezza sudafricane in gioia ed entusiasmo, non c’è ostacolo che tenga.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 27 novembre 2010 alle 19:55
Autore: Alberto Casavecchia
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