Aumentare i ricavi con l'obiettivo di avere un club sano dal punto di vista finanziario, in modo da puntare a competere con le grandi potenze del calcio europee. E non solo per un anno o due, ma per sempre. Questa la mission che si è auto-imposto Erick Thohir fin dall'insediamento come presidente dell'FC Internazionale. Un obiettivo ambizioso, che necessita di un accurato business-planning per la sua riuscita. E il magnate indonesiano pare avere già le idee chiare in merito.

IL PIATTO PIANGE – Rilanciare innanzitutto il brand Inter nel mondo, in scia a quanto fanno mostri sacri come Bayern, Real, United e Barcellona. E' lì che si vuole puntare: sfondare il mercato internazionale, praticamente mai davvero sondato in questi anni, tanto dal club nerazzurro quanto dagli altri connazionali. “Nella scorsa stagione i ricavi commerciali sono stati inferiori a quota 40 milioni: ai 27,6 milioni iscritti a bilancio da FC Internazionale vanno aggiunti i circa 11 incassati dalla controllata Inter Brand. Comunque troppo poco. Addirittura la metà dei cugini rossoneri, che con 80 milioni guidano la pattuglia italiana in fatto di marketing e pubblicità. Ma l’Inter fa di meno anche della Juventus (53 milioni). Se poi il confronto lo si fa su scala internazionale, allora c’è da piangere. Le società di riferimento viaggiano a distanze siderali: 185 milioni per il Bayern Monaco, 182 per il Manchester United, 166 per il Barcellona, 163 per il Real Madrid. Veri e propri colossi che sfruttano la potenza dei loro marchi e l’efficacia delle strategie dei rispettivi management”, sottolinea la Gazzetta dello Sport. Dati sconfortanti, che spiegano in parte i mancati incassi.

PARTNER REGIONALI – Detto che quella commerciale è l'unica delle voci su cui si potrà intervenire a breve, visto che sia gli incassi derivanti dai diritti tv che quelli dello stadio sono praticamente 'bloccati', ecco il progetto di Erick Thohir per espandere il marchio Inter e penetrare nei mercato che hanno enormi potenziali come Stati Uniti, Indonesia, Cina e India. “Thohir intende far valere le proprie conoscenze per trovare partner regionali. Per fare un esempio, una macchina da soldi come il Manchester United si appoggia a 5-6 partner regionali in ciascuno di questi stati strategici. I nostri club invece all’estero fatturano pochissimo proprio perché privi di una struttura adeguata. Di sicuro Thohir sta agendo come il vero uomo forte dell’Inter. All’orizzonte non c’è la nomina di un amministratore delegato, anzi non è escluso che il neo presidente avochi a sé il ruolo”, si legge sulla rosea.

SFIDA AI 'MOSTRI' – Una volta oliato il meccanismo, tutto arriverà di conseguenza. D'altronde, lo stesso Moratti non ha mai nascosto che la scelta fosse ricaduta su Thohir anche per la sua bravura e i suoi rapporti con mercati di così alto potenziale economico. Per le casse nerazzurre, sarebbe una manna. Qui si vedrà la bontà del Thohir business-man, quello che dovrà riportare l'Inter nel gotha del calcio europeo e sfidare i 'mostri'. E non solo da breve comparsa.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 23 novembre 2013 alle 08:30
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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