"Già sapevo che c’era un interesse ma con l’infortunio a Marsiglia non giocavo. Il Mondiale per Club con l’Inter è servito per far vedere che mi ero ripreso. Mi hanno convinto tifoseria, stadio e Vieira, che mi ha chiamato". Valentin Carboni racconta così a Il Secolo XIX la scelta di passare al Genoa.

"Il gol al Mondiale? Per me è stato liberatorio, ero al rientro dopo mesi. Quel torneo per me è stato importante, il rientro perfetto e riparto da lì. Fisicamente mi sento bene, mi sono unito dopo alla squadra, ho iniziato a lavorare col gruppo, mi stanno portando pian piano alla miglior forma possibile - dice Carboni -. Qui sono stato accolto molto bene, si lavora tanto ma con allegria. È fondamentale andare avanti step by step, solo così potremo fare un grande campionato. Io ho tanta voglia, spero di portare la mia qualità, di fare quel che so, senza paura. L’infortunio mi ha aiutato a non vivere il calcio con ossessione. Bisogna essere responsabili ma anche liberi di testa in campo".

Uno degli obiettivi è tornare nei radar dell'Argentina, dove ha già giocato in nazionale maggiore in un gruppo con Messi. "Leo è il mio idolo, stravedo anche per Di Maria e Dybala. Allenarmi con Messi in nazionale è stato un sogno, all’inizio non me ne rendevo conto - continua Carboni -. Copiarlo è impossibile ma da lui si impara. Il sogno è il Mondiale? È il sogno di tutti i bambini e di tutti i calciatori. Sarà difficile, c’è tanta concorrenza ma se arriverà la chance la sfrutterò al massimo".

L'argentino parla anche del pallone che ha tatuato sul polpaccio. "C’è la data del mio debutto con l’Inter ma è l’unico tatuaggio, non mi piacciono molto", la risposta.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 25 luglio 2025 alle 10:34
Autore: FcInterNews Redazione
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