Il caso Destro resta un'autentica sciarada. Ad oggi, tra Siena e Genoa manca ancora l'intesa per risolvere la comproprietà, e successivamente bisognerà capire chi tra Inter, Roma e Juventus metterà le mani sul bomber di Ascoli Piceno. La società nerazzurra, che prima dello sgambetto senese aveva in mano l'accordo con il Genoa (prestito con riscatto a 15 milioni di euro già fissato), dovrà ricominciare d'accapo se vorrà riportare a casa l'attaccante della Primavera. La Roma, dal canto suo, dopo aver riscattato Borini e Marquinho deve prima cedere Osvaldo per sferrare l'assalto decisivo su Destro. Infine, la Juventus sembra orientata a puntare su Gabbiadini, allentando la presa sul giocatore.

Per quanto concerne i nerazzurri, hanno l'ok dal diretto interessato che non avrebbe alcuna difficoltà a fare marcia indietro. Se i due club co-proprietari del suo cartellino trovassero un accordo e il Grifone ne acquistasse il 100%, l'Inter tornerebbe prepotentemente in vantaggio sulle rivali, forte del canale privilegiato tra Moratti e Preziosi. Ma anche questo dettaglio non può essere sufficiente, visto che il Genoa, comunque, vorrebbe rientrare dell'investimento con il Siena e aspetterebbe un conguaglio economico. Conguaglio che, ad oggi, l'Inter non potrebbe garantire, a meno che non riesca a piazzare Giampaolo Pazzini altrove incassando quanto meno una decina di milioni di euro.

Non si tratta solo di una questione finanziaria. L'arrivo di Destro comporta inevitabilmente l'addio di Pazzini, perché Stramaccioni gioca con una sola punta centrale e Milito ha il posto da titolare garantito. Resta pertanto da capire chi sarà la sua riserva di lusso. Il Pazzo ha già fatto capire che non ha intenzione di ripetere l'esperienza del finale di campionato, quando Strama gli ha sempre preferito il Principe (tranne che contro il Cesena, ndr). Motivazione più che valida per cercare un posto al sole lontano da Milano. Ma dove? Ad oggi non c'è una reale richiesta per l'attaccante di Pescia, che mesi fa aveva un discorso aperto con l'Anzhi senza però che si arrivasse mai al dunque. Un problema in più per la dirigenza, che sul fronte Destro ha le mani legate non solo per la questione della comproprietà. Riuscisse a cedere Pazzini, potrebbe agire con maggiore convinzione per Destro, bruciando la concorrenza.

Il dualismo Destro-Pazzini potrebbe sorprendentemente fare la gioia del terzo 'incomodo', Samuele Longo. L'Inter lo ha riscattato dal Genoa per evitare di vederselo sottrarre nel fastidioso valzer delle comproprietà, segnale di estrema fiducia nei suoi confronti. Moratti ha imparato ad ammirarlo guardando giocare la Primavera, Stramaccioni lo conosce benissimo: due aspetti fondamentali per assicurargli la fiducia dall'alto. Se Pazzini venisse ceduto e Destro alla fine non arrivasse per i costi eccessivi dell'operazione, non va assolutamente escluso un clamoroso exploit di Longo, che diventerebbe da principe della Primavera a prima alternativa offensiva del Principe. Investitura importante, impegnativa per un 20enne, ma le doti e la voglia di emergere non gli mancano. Chiaramente, potrebbe essere un carico di responsabilità pesante sulle sue spalle, perché se Milito avesse problemi di natura fisica (a 33 anni e con il suo background c'è poco da essere sicuri) sarebbe lui il terminale offensivo di Stramaccioni.

Si tratta solo di un'ipotesi, la dirigenza sta lavorando per garantire a Stramaccioni un giocatore come Mattia Destro, che ha più esperienza di Longo e che potrebbe aprirgli la strada per un ingresso più soft tra i grandi. L'eventuale ritorno del marchigiano consentirebbe all'Inter di mandare Longo a giocare con continuità, in prestito, altrove, perché essere solo la terza punta ne potrebbe limitare la crescita. Poi, quando Milito deciderà di fare un passo indietro, Destro ne prenderebbe il posto e Longo lo seguirebbe a ruota, magari già dalla prossima stagione se non da quella successiva. Ma prima di ipotizzare questi passaggi di testimone, è il caso di fare chiarezza sul futuro di Pazzini e di mantenere viva la possibilità di arrivare a Destro. Altrimenti Longo potrebbe non essere solo un'occasione, ma una necessità. In tre, dunque, si giocano il posto di prima alternativa al Principe nella prossima stagione. Nei prossimi giorni la sciarada potrebbe trovare una soluzione.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 29 giugno 2012 alle 09:00
Autore: Fabio Costantino
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