Ai microfoni di Sky Sport, dopo il bel successo contro l'Hellas Verona, l'allenatore dell'Inter analizza il match, partendo dalla scelta di escludere Icardi dalla Nazionale forse a causa di Messi: "Mi metto nella posizione dell'allenatore che non prende le decisioni ma gli vengono dette da un giocatore. Io non ci starei comodo. Per me Icardi verrà convocato per i Mondiali. Miranda le gioca tutte a quarant'anni, magari lui me lo fanno rifiatare".

Chi lascerebbe a casa?
"Mi rimane più difficile dirlo perché quando li guardo perdo sempre qualche cosa delle loro qualità, il mio lo vedo dal vero ogni giorno e può essere protagonista al Mondiale. Può essere valutato anche il periodo di forma a quando ci si arriva, la condizione fisica dà qualche considerazione in più".

Aggressività e ferocia cambiate.
"Oggi un impatto importante e forte, direzionata subito col gol. L'abbiamo anche gestita bene e in altri momenti un po' troppo leziosi senza finalizzare. Abbiamo fatto una partita importante, abbiamo concesso poco".

Rafinha, ora è più dentro la manovra rispetto a prima. Sorprende?
"Io di spazio ne occupo poco, ma lui è quel calciatore lì che nel folto sa uscire. Sa quando darla, quando tenerla, sa fare tutto. E' abituato e dentro a ciò che ha sempre fatto. Quello che sta facendo veramente bene è Brozo in quella posizione nel campo. Ci dà la pulizia che ci sarebbe servita prima e ci ho messo un po' a capire che quella era la sua posizione".

Cos'ha sbloccato rispetto alle stagioni passate?
"Abbiamo cercato di proporre qualcosa di diverso, non abbiamo mai perso la rotta. Non abbiamo vinto alcune partite però di gol ne abbiamo fatti, e ne abbiamo presi pochi. C'era il rischio di andare a mettere mano dove non dovevano essere messe nel tentativo di trovare soluzioni. C'abbiamo messo di più perché la squadra faceva vedere che le cose andavano bene. Per avere aspirazioni importanti servono i tre punti. Non riuscivamo a dare il segnale che decretasse la via d'uscita dal periodo. Ora per le qualità dei giocatori e per qualche soluzione tattica diversa, queste partite le abbiamo giocate bene, al di là della forza dell'avversario".

Sabatini e futuro.
"Mi dispiace molto, siamo molto legati. E' una persona di grande spessore nella sua professione, determina veramente quando fa qualcosa. Ha un carattere forte ed è veloce nelle sue scelte. Io ho il contratto e sono l'allenatore anche l'anno prossimo. Chi rimane qui, al di là di discorsi che devono passare, deve avere a cuore le sorti dell'Inter. Non devono esserci strascichi che condizionano le nostre scelte".

Sezione: Focus / Data: Sab 31 marzo 2018 alle 17:35
Autore: Filippo M. Capra / Twitter: @FilippoMCapra
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