"Io e Perisic siamo amici da sempre. Ci ho parlato prima e dopo il derby e se lo conosco stasera ci sarà. Mi ha detto che ha un problema ma secondo me stringerà i denti: giocare gli piace troppo e ancor di più una partita come questa, in questo stadio". Parola di Ivan Rakitic, intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

Il derby milanese l’ha visto?
"Poco perché mia figlia stava male e sono stato con lei. Però Ivan mi ha detto che è stata una partita travagliata, dura, difficile. Era contentissimo per i 3 punti, una vittoria così dà una forza speciale, e se si tratta di un derby ancor di più".

Per l’Inter è il settimo successo di fila.
"Si vede anche da fuori che la squadra sta bene, è unita, felice, che l’ambiente è positivo. Quando una squadra prende certi ritmi acquisisce forza ed è difficile da battere. Ci aspettiamo una gara molto complicata, anche se l’assenza di Nainggolan è importante. L’Inter è pronta e ha fame di Champions, ne ho parlato anche con Rafinha che la conosce molto bene".

Inizia il mese senza Messi.
"Stiamo parlando del miglior giocatore del mondo e forse della storia, è complicato giocare senza di lui. Bisogna guardare avanti e prepararsi bene: la sua assenza è un’opportunità per gli altri e per dimostrare a lui che anche quando non c’è la squadra è in grado di lavorare bene. Io sono molto fiducioso".

Icardi è alla prima Champions.
"Sembra una bugia. È uno dei migliori attaccanti del mondo. Ivan mi dice che è cresciuto tanto, che sa bene l’importanza che ha per la squadra e la fiducia che i compagni hanno in lui, che è molto partecipe. A me sembra un vero capitano, quello che guida dalla prima linea".

Col Milan ha toccato 15 palloni. È un altro gioco rispetto al vostro.
"È tornato Pippo Inzaghi! Mauro è uno di quegli attaccanti che hanno un’occasione e segnano, che non hanno bisogno di molto per far danno e per questo va controllato sempre. Guarda cos’è successo al Milan. Nell movimento che fa nel gol non c’è nulla di casuale: ci ha pensato, ci ha lavorato, e boom, uno a zero e tutti a casa. Ognuno gioca col suo stile e io vedo l’Inter molto sicura, convinta di ciò che fa e di come lo fa. Brozovic è uno che ama il pallone e che non si nasconde: in mezzo hanno un’idea e la sviluppano al meglio. Ci daranno battaglia".

Torniamo al Mondiale. Guarda indietro e cosa sente?
"Prima di tutto orgoglio e felicità. Però mi porto dentro anche un senso di tristezza, di amarezza: essere stati così vicini al trionfo… Bisogna essere sinceri, non so quando un Paese piccolo come la Croazia avrà di nuovo un’altra opportunità simile. Magari ci ricapiti tra 4 anni, e magari ci sia un’altra generazione come la nostra...".

VIDEO - QSVS ATTIVA IL CONTA-GUFATE DEL DERBY: E ALLA FINE...

Sezione: Focus / Data: Mer 24 ottobre 2018 alle 08:34 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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