Si parla anche di Inter nel collegamento a distanza tra Giampaolo Pazzini e SkySport: “Ho avuto la fortuna di avere Ranieri all’Inter: è una persona squisita, un grande allenatore - ricorda il Pazzo -. Il tecnico a cui sono più legato? Ne ho avuto tanti, ma penso ad Allegri: è forte e ha avuto risultati, gli è mancata solo la ciliegina della Champions. Ho avuto comunque un grande rapporto anche con Delneri e con Leonardo all’Inter”. 

Sull’imminente sfida di Champions League tra BMG e Inter: “Non mi voglio mettere nei panni di Conte, ha un compito arduo. Hanno sprecato la possibilità con il Real e ora devono vincere e sperare: quando hai poche possibilità le cose da dire sono di meno. Hai solo la possibilità di vincere”.

“Ho sbagliato tanti gol, ma ne ho fatti anche di difficili - continua a raccontare l’ex attaccante nerazzurro -. Ho pensato molte volte al 200esimo gol che non è arrivato, ma non me ne hanno contato due con l’U19 durante l’Europeo e io me li conto: con quelli arrivo a 201 (ride, ndr). Giocare in Premier? Ho avuto qualche possibilità però non si è concretizzata perché quando era successo ero prima alla Samp, poi sono andato allInter e poi al Milan. Ho però potuto giocare anche nel campionato spagnolo (al Levante, ndr), forse non adatto alle mie caratteristiche ma è stata un’esperienza bellissima. Qualcuno con cui mi son trovato meglio di Cassano? No, difficile. Con lui ci trovavamo bene, leggevo prima quello che lui e solo lui poteva fare e lui mi capiva meglio di me. Ci capivamo bene in campo e si vedeva, con lui mi sono divertito molto. Ho giocato con atri campioni come Eto’o, Sneijder, Milito e Toni ma erano modi di giocare differenti, un altro tipo di gioco”. 

Pazzini, in conclusione, è tornato sulla famosa doppietta alla Roma del 2010 con la quale spianò di fatto la strada per lo Scudetto dell'Inter: "C'è un aneddoto: io quella partita avrei voluto saltarla, ero in diffida e pensavo di farmi ammonire la gara prima per poter poi essere a disposizione contro il Livorno e il Palermo, gara decisiva per la Sampdoria. Non ci riuscii, segnai un gol e pensai di togliermi la maglia ma un mio compagno la tirò giù. Si vede che era destino". 

Sezione: Focus / Data: Lun 30 novembre 2020 alle 16:37
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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