"E' un leader. Un uomo spogliatoio eccezionale. Trascinò la squadra quell'anno, non solo in campo, trasferendo la sua mentalità vincente ai suoi compagni. Il 'Triplete' lo dobbiamo ad una grande allenatore, Mourinho, e a un grande motivatore come Eto'o. Si allenava dando tutto. La sua grande intelligenza lo portò ad accettare quello che l'allenatore gli aveva chiesto. Solo lui poteva dare quello. Voleva vincere e doveva farlo vedere alla squadra. Anzhi? Dopo aver vinto tanto era il momento per un'esperienza del genere. Nuovi investitori? Inevitabile. La situazione economica del nostro calcio lo richiede. Le società sono state troppo cieche nel non rinnovarsi e gestire i bilanci. Siamo deboli rispetto ad altri paesi". Così ai microfoni di Radio Sportiva parla Ernesto Paolillo per anni dirigente dell'Inter che riorda così l'esperienza di Eto'o all'Inter.

Sezione: Focus / Data: Mar 10 marzo 2015 alle 13:08
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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