Tullio Tinti, procuratore di Andrea Pinamonti, ha commentato ai microfoni di Gazzamercato il rinnovo di contratto con l'Inter ufficializzato oggi dal club nerazzurro. "Sicuramente lui è il gioiello della cantera interista, credono tantissimo in lui. E sia il calciatore che noi procuratori crediamo nel progetto che c’è su di lui da parte dell’Inter. E’ un talento impressionante. Non credo sia giusto fare paragoni, ognuno fa la sua strada. La cosa più giusta in questa fase della carriera è fare sempre il massimo. Andrea ha grandi qualità e ora ha un percorso davanti: può diventare un grande calciatore. Assomiglia a se stesso. Lui è unico nel suo genere, ha tante qualità fisiche e tecniche, oltre a essere un ragazzo per bene e intelligente. Un professionista”.

Riguardo al futuro dell'attaccante e agli allenamenti di quest'anno con la prima squadra, Tinti ha aggiunto: “Allenarsi coi grandi fa benissimo, lui osserva a cattura i loro segreti. E’ un grande professionista, un diciottenne con la testa da trentenne, dà sempre tutto in campo. E’ ben visto da tutto l’ambiente, a partire dai calciatori che sono tutti impressionati dalle sue qualità. Sicuramente il progetto è restare e cercare di trovare spazio, consapevoli che giocare nell’Inter non è facile a 18 anni. Dovrà scalare delle posizioni ma non gli fa paura, anzi è uno stimolo per entrare nell’élite del calcio. Ha tutto per farcela”.

Sempre dal procuratore arrivano conferme sulla volontà dei maggiori club europei di accaparrarsi il giovane talento di Cles. “Tutti i club più importati europei hanno chiesto informazioni su di lui, per la prospettiva di crescita che ha. Sia lui che noi come agenzia pensiamo però che chi lo ha cresciuto abbia sempre un punto in più rispetto agli altri. Inoltre è attaccato alla maglia e non abbiamo preso in considerazione nulla, parlando solo con l’Inter per portare avanti un discorso, come  da sua volontà. E’ qui da tanti anni e lo hanno cresciuto bene. Andrea ci ha messo molto del suo e resta legatissimo alla maglia”.

In ultimo un paragone con Donnarumma, altro grande talento del calcio italiano: “Diciamo che Donnarumma è un ’99 con già delle cose straordinarie alle spalle, ha già dimostrato di essere un campione. Andrea avrà la possibilità di farlo a brevissimo e in un ruolo difficile: l’attaccante è un ruolo complicato come il portiere, ma il suo valore è alto. La prossima stagione sarà decisiva e sono sicuro che si ritaglierà degli spazi giusti. Non serve nemmeno correre troppo. Ha 18 anni e deve crescere senza troppe pressioni, nonostante la personalità che non gli manchi. Lui la pressione non sa cosa sia…”.

Sezione: Focus / Data: Ven 19 maggio 2017 alle 17:12
Autore: Mattia Todisco
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