Due gol per portare il Belgio alle Final Four di Nations League: Romelu Lukaku si conferma goleador di razza, ma non solo. Contro la Danimarca di Christian Eriksen, il belga ha confermato anche i suoi galloni di leader. Al pari del compagno di squadra danese, anche lui protagonista ispirato nonostante il ko finale.

La Gazzetta dello Sport lo conferma, descrivendo l'ex Spurs "clamorosamente lontano parente del giocatore che all’Inter fatica a trovare spazio e ad essere incisivo. Ma con la 10 della Danimarca sulle spalle Chris si trasforma: ieri ha avviato l’azione del momentaneo 1-1 realizzato da Wind ed ha acceso la luce a ogni sortita offensiva della squadra di Hjulmand - si legge -. Eriksen è un catalizzatore di palloni, braccio e mente delle geometrie danesi. Col suo ritmo classico, certo, che in Italia appare molle e privo di guida ma invece in campo internazionale sa essere trascinante per i compagni, che lo cercano come fosse una stella cometa".

Più forte il Belgio, però, anche grazie al suo numero 9. "Mertens si è visto poco stavolta, ma è andata peggio al milanista Kjaer, uscito sconfitto anche dal personale derby con Lukaku - evidenzia la rosea -. Perché nel momento del bisogno il Belgio ha trovato i colpi letali dal suo uomo copertina, autore dei gol del 2-1 e 3-1".

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Sezione: Focus / Data: Gio 19 novembre 2020 alle 08:38 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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