La preoccupazione di Gabriele Gravina per il protocollo sanitario è forte, come testimoniano le ulteriori parole rilasciate a Gr Parlamento dove spiega che l'applicazione per la prossima stagione sarebbe qualcosa di improponibile: "E' inapplicabile d'ora in avanti. Questo protocollo ha dovuto tener conto dell'evoluzione dell'epidemia nel nostro Paese e bisogna continuare a tenerne conto, ma bisogna anche essere realisti: lo abbiamo applicato in una situazione di emergenza per un brevissimo periodo di tempo, ma immaginare di continuare ad applicarlo fino alla fine della prossima stagione sportiva, con tamponi ogni 4 giorni, è impossibile. Sarebbe una violenza fisica verso i giocatori. Bisogna trovare delle altre soluzioni".

Il numero uno del calcio italiano pone poi in dubbio addirittura la stessa data di ripartenza della prossima stagione agonistica: "Non è detto che si possa partire il 12 settembre. Al riguardo aspettiamo notizie dal Comitato tecnico scientifico per capire quale sarà il nuovo protocollo da applicare, non dimenticando che il nostro mondo è impegnato anche a livello dilettantistico. E proprio qui corre la mia mente: non sappiamo ancora come e quando poter far partire tutte le competizioni", ha detto Gravina che poi ha smentito la rottura col ct Roberto Mancini per l'inserimento di Marcello Lippi come dt della Nazionale: "Con Marcello c'è un rapporto di amicizia consolidato in tanti anni di attività. Mi dispiace che a volte anche quando viviamo momenti di tranquillità qualcuno ami creare qualche tensione inutile. Con Mancini non c'è nessun problema, il rapporto è molto forte e solido".

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Sezione: Focus / Data: Lun 27 luglio 2020 alle 17:20
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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