Mauro Icardi ieri è tornato a parlare e l'ha fatto ancora tramite social. "Voglio restare all'Inter e l'ho comunicato al club": questo in sintesi l'Icardi pensiero (RILEGGI QUI). La Gazzetta dello Sport - attaccata direttamente dal puntero argentino - prova a fare chiarezza: "Ribadendo la sua volontà di restare, anche di fronte alla possibilità di non essere più centrale o desiderato nel progetto tecnico del vecchio e del nuovo allenatore, getta il pallone nel campo «avverso», quello dei dirigenti - si legge -. Mette cioè il club nella condizione di assumersi la responsabilità di una sua cessione. Tradotto: io voglio restare, se me ne andrò sarà perché mi avete cacciato. A quel punto però, potrà avere voce in capitolo sui termini della partenza e della destinazione, con la preferenza ormai assodata per una soluzione italiana e di alto livello (non sono molte...). Una trattativa con la Juve sarebbe complessa e forse impopolare, ma la vecchia ipotesi dello scambio con Dybala non è da archiviare frettolosamente, perché risolverebbe «problemi» a tutti, o quasi. Più difficile, ma non impossibile, ipotizzare un nuovo braccio di ferro, con il clan Icardi pronto a rifiutare ogni destinazione, anche col rischio di finire ai margini di questa Inter. La certezza, comunque, è che la contestazione, prima della Curva e poi dell’intero stadio di San Siro (domenica) non lo hanno toccato . Anzi, conta di avere ancora una buona fetta di tifosi dalla sua parte, arma «affettiva» da giocare in un eventuale contenzioso di mercato col club".

In caso di addio - lo scenario che nonostante tutto resta quello più verosimile - l'Inter non si farà trovare impreparata. E il club valuta l'arrivo di due punte vere, delle quali una a prescindere dal futuro di Icardi: Edin Dzeko. "Il bosniaco piace a Conte, è in uscita dalla Roma e apprezza il progetto - conferma la rosea -. Per averlo non è necessario un investimento monstre: non serviranno insomma i soldi della cessione di Icardi. Quelli verranno reinvestiti su un altro centravanti con Lukaku in cima alla lista dei desideri (50-60 milioni per il cartellino, ma pesa anche l’ingaggio), Zapata in discesa (l’Atalanta vuole 40 milioni) e Timo Werner possibile nome a sorpresa. Il tedesco, 23 anni, ha un contratto col Lipsia in scadenza nel 2020. Il Bayern sembra la destinazione 'naturale' e pareva vicino a chiudere, poi una frenata forse strategica, in vista della finale di coppa fra Lipsia e Bayern del 25 maggio. Se i bavaresi non stringono dopo quella data, può tornare d’attualità per l’Inter".

Sezione: Focus / Data: Sab 18 maggio 2019 alle 08:44 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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