Continua la guerra fredda tra l'Inter e Wanda Nara, moglie-agente di Mauro Icardi. Ormai sono tre giorni che si va avanti a colpi di tweet e interviste. E quando il peggio sembra essere stato messo alle spalle, ecco una nuova puntata. "E pensare che l’Inter aveva provato a frenare l’esplosione di Wanda con l’incontro di lunedì sera in hotel a Riscone tra Mauro e il d.s. Ausilio (ripartito ieri per Milano) - ricorda la Gazzetta dello Sport -. Un confronto diretto dai toni anche vibranti. Per ammorbidire tutti ci ha pensato il vicepresidente Javier Zanetti che avrebbe telefonato allo stesso Icardi per tranquillizzarlo e per chiedergli di avere pazienza. Tra argentini – e di fronte a un simbolo come Zanetti – sembrava essere scattata la scintilla d’intesa. Invece così non è stato. Wanda sembrava scesa a miti consigli anche perché è nel bel mezzo della sua quinta gravidanza (la seconda con Mauro) e il parto è previsto per ottobre-novembre essendo al quinto mese di gestazione. Restare a Milano, per tutta la famiglia, è fondamentale". E, invece, ieri un'altra esternazione pubblica (rileggi qui).  

Secondo la rosea, inoltre, il caso-Icardi rischia di diventare un pericoloso precedente per il club nerazzurro. "Ritoccare adesso il contratto del capitano e portarlo a un totale di circa 5 milioni (come proporrebbero le squadre che si sono avvicinate a Mauro) rischierebbe di aprire un precedente che in questo momento Suning vorrebbe evitare. Ovvero che anche gli altri big della squadra possano bussare alla porta della sede per farsi ritoccare l’ingaggio proprio nel mezzo del calciomercato e con una proprietà nuova che ancora deve 'atterrare' concretamente a Milano". La Gazzetta sottolinea come già Marcelo Brozovic e Ivan Perisic, nel recente passato, abbiano provato a batter cassa. Su Icardi ci sarebbero forti gli interessamenti, oltre che di big estere, anche di Napoli e soprattutto Juventus, come confermato dalla stessa Nara.

 

Sezione: Focus / Data: Mer 13 luglio 2016 alle 08:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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