Il Corriere della Sera dedica nella sua edizione online un approfondimento sulle possibili modifiche alle competizioni europee a partire dal 2024, sulla scia dell'accordo trovato nei giorni scorsi tra Aleksander Ceferin e Andrea Agnelli, presidenti di Uefa ed Eca. Particolare rilevanza avrà la nascita della terza competizione, specie per quel che riguarda l’architettura futura delle coppe. Champions League, Europa League e la nuova coppa diventeranno un equivalente della serie A, B e C a livello europeo, con un meccanismo di promozioni e retrocessioni in stile Nations League e un superpremio per il vincitore della futura terza coppa: la possibilità di giocare l’anno successivo la Champions League come avviene già adesso per chi vince l’Europa League.

La partecipazione alle Coppe non diventerà legata soltanto ai risultati conseguiti nei campionati nazionali: in Champions sarà presumibilmente indicato un nucleo di partecipanti che rimarrà invariato per sempre o per un certo numero di anni, a cui abbinare un altro numero di squadre scelto con il criterio della posizione in campionato. Oppure affidarsi totalmente a quello che si può definire un ranking storico ovvero una sorta di ranking Uefa attuale corretto in maniera di dare un peso maggiore di adesso alle vittorie passate. In ogni caso rimarranno sempre dei posti liberi ogni anno. Inizialmente per le vincitrici di Europa League e della terza coppa oltre a probabilmente alle eventuali vincitrici di uno dei 5 o dei 7 campionati maggiori europei ove non fossero già presenti nel ranking storico, in modo da permettere ad un futuro Leicester di partecipare alla Champions. Dal 2025 questo sistema verrebbe integrato dal meccanismo delle promozioni e delle retrocessioni (da 2 a 4 probabilmente). 

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Sezione: Focus / Data: Gio 22 novembre 2018 alle 18:20
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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