Un futuro senza la data di scadenza. Dopo aver fatto la gavetta in Italia, il girovago tra Juve e Chelsea con l'intermezzo in Nazionale, per Antonio Conte potrebbe essere arrivato il momento di stabilirsi in una realtà per un progetto pluriennale. Magari all'Inter, una società alla quale si è legato da vero professionista anche grazie alla 'mediazione' di due leggende nerazzurre come Javier Zanetti e Lele Oriali: "Quando inizi un nuovo progetto la speranza è che sia lungo e duraturo - ha spiegato Conte al nostro inviato che gli chiedeva se volesse diventare a Milano quello che Simeone è all'Atletico -. Più stai in un club e più significa che vengono assimilate le tue idee, puoi lavorare con un gruppo di persone che ti conoscono e possono solo migliorare. Puoi apportare delle modifiche e crescere. Per un allenatore rimanere tanti anni in un club sarebbe la cosa migliore ed è quel che auspico accada prima o poi perché il massimo che ho fatto in un club sono stati tre anni. Aprire un ciclo da un punto di vista lavorativo sarebbe molto più semplice perché non ricominci da capo da situazioni di tabula rasa e non è semplice perché poi devi trovare le persone che ti possono supportare in tutto. Mi dai anche un assist perché devo ringraziare in questo mio inizio all'Inter il lavoro che sta facendo Lele Oriali, so cosa sta facendo e so cosa sta facendo lo stesso Zanetti (entrambi presenti in sala conferenze ndr). Adesso sarà importante proseguire su questa strada ma ho avuto la fortuna di avere qui persone molto vicine, che credono in quel che stiamo facendo. A loro va un grosso grazie".

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Sezione: Focus / Data: Mar 24 settembre 2019 alle 16:50
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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