Ho finito la telecronaca del San Paolo dai nostri studi di 7gold e dal mio fidato monitor con lo spirito di un tifoso che aveva appena visto la sua squadra trionfare in un match difficilissimo. No, sbagliate a pensare che questo sia un ragionamento da perdente, in realtà è proprio l’opposto. Deprimersi e disperarsi dopo una prestazione così non avrebbe senso. Certo si può avere il rammarico di non aver ottenuto un meritato pareggio, possiamo prendercela con la sfiga per quei due pali assassini nel finale ma, ad onor del vero, la fortuna in questa stagione ha avuto per noi anche dei sorrisi e quindi non sarebbe giusto arrabbiarsi con lei.

Ma l’Inter lunedi sera contro la squadra in questo momento più forte del campionato ha dimostrato di essere all’altezza del compito se non addirittura superiore all’avversario. Raramente ho visto una squadra in 10 contro 11 dettare legge al San Paolo per una mezz’ora intera. Ovviamente riconoscere i meriti dell’Inter per molti è un’impresa impossibile e di conseguenza su questo punto neppure mi soffermo. Mancini dopo l’espulsione di Yuto ha fatto la cosa più logica ma anche la più giusta. Ha tolto uno spaesato Icardi (guai a pensare che Maurito non sia un grande giocatore e non sia utile alla causa. Tornerà a livelli altissimi perché come lui ce ne sono pochi in giro…) e ha inserito un ottimo Telles tappando la falla sulla sinistra lasciata dal giapponese. Probabilmente Mancio ha capito che il Napoli cominciava a perdere gamba e in contropiede lasciava campo. L’idea di coprirsi per non lasciare spazi a Sarri e tenere viva la partita sarebbe stata (e poi lo è stata…) forse decisiva se non ci fosse stato quel gol “improbabile” di Higuain. Palla rinviata di testa da metà campo centrali nerazzurri presi in controtempo e capolavoro del Pipita.

Qui è arrivata l’Inter che non ti aspetti o meglio, l’Inter che negli ultimi quattro anni non abbiamo mai visto: carica, precisa, dinamica, con le idee chiare e BELLA. Tocchi di prima, break a metà campo con ripartenze fulminee e di qualità, l’Inter si è compattata non ha perso la testa e ci ha creduto schiantandosi solo contro un grandissimo Reina e contro i pali benedetti da San Gennaro. Questa è l’Inter che vogliamo, questa è l’Inter che può darci delle soddisfazioni. L’ ottimismo arriva dopo una sconfitta e forse proprio questo dice tutto sulla situazione dell’Inter. Ad oggi penso ancora che Napoli, Juve e Roma siano più attrezzate di noi e che il nostro obiettivo rimane il terzo posto. Ma ho visto anche nel Napoli qualche fragilità di troppo e qualche segno di stanchezza fisica. Se così sarà anche in futuro il nostro obiettivo dovrà essere quello di provarci, per dare fastidio a chi è più forte e preparato di noi da anni di rodaggio di cui l’Inter è logicamente ancora sprovvista.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 03 dicembre 2015 alle 00:01
Autore: Filippo Tramontana / Twitter: @filotramo
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