Tolgo le vesti di telecronista/giornalista di chiara fede nerazzurra, per immedesimarmi in quel ruolo che sembra facile ma non lo è: consulente di mercato, direttore sportivo, insomma di colui che si occupa del rinforzamento della squadra, Presidente a parte. Virtualmente mi intrufolerò a Palazzo Durini e cercherò di dare vantaggiosi consigli alla società. Dopo aver “spappagallato” i nomi che il Mondo intero ha già cancellato dalla rosa nerazzurra, mi riferisco ai vari Crespo, Cruz e Figo, provo a cimentarmi nel ruolo di colui che non si limita a svolgere il compitino, ma di quel Direttore in grado di far vincere la squadra e di far risparmiare la società, perché con i soldi degli altri è facile parlare e soprattutto acquistare.

Ragione, provo a ragionare e cerco di entrare nella testa dell’ammiraglio nerazzurro, Mourinho. Il tecnico vuole una squadra giovane, vuole 4-5 nuovi innesti, vuole epurare con intelligenza e senza sperperare, perché sa, essendo una persona intelligente, che il Signor Quaresma ha fatto fare qualche notte insonne al Signor Moratti. L’allenatore lusitano conosce bene la Premier League e la squadra che con i giovani meglio sa comportarsi è l’Ajax. I “Gunners” quando la Juventus bussò alla porta per Vieira, avevano in casa un gioiellino di nome Cesc Fabregas. I dirigenti si confrontarono e decisero di puntare sullo spagnolo, rinunciando al loro leader ma intascando una bella somma in denaro e togliendosi il pensiero dell’oneroso rinnovo al gigante francese. Ci penso, ci ripenso ed esclamo: “E se facessimo l’Arsenal? E se avendo in casa un talento come Santon, rinunciassimo a Maicon, ventottenne e con voglia di “importante (quinquennale)” rinnovo?”.

Se il brasiliano fosse messo sul mercato, ci sarebbe ovviamente la coda per accaparrarsi le gesta del terzino più forte al Mondo, e l’asta si scatenerebbe al punto di ipotizzare la cessione del cartellino per una somma (più o meno) di 30 milioni di euro. Ventitre milioni di plusvalenza, il sostituto già in casa e liquidi da investire per il reparto offensivo. Certo, Maxwell dovrà rinnovare, ma gli euro incassati dall’illustre cessione porterebbero l’innesto di un vero “big”. All’Inter piace Milito, la società ha smentito qualsiasi tipo di trattativa con altri club per il forte argentino, piace Drogba, piacciono Aguero, Ribery e Diego. Due, di questi cinque, potrebbero accasarsi ai piedi della “Madunina” e con i soldi intascati dalla partenza di Maicon, risulterebbe meno difficile avvicinarli.

Maicon è un grande giocatore, ma in Champions League non si vince grazie al terzino. Il Milan, se non erro, vinse la Coppa con Pippo Pancaro e lo United con Evra, ex Marsala e Monza. La differenza la fecero i fuoriclasse del gol e sono quelli che a noi mancano. Provate a pensare alla sera dell’Old Trafford e mettete sul terreno questa squadra: Julio Cesar Santon Cordoba Samuel Maxwell; Zanetti Cambiasso Stankovic (Muntari); Aguero (Ribery o Diego) Ibrahimovic e Milito (Drogba). Questa squadra con una cessione illustre, anche se dolorosa, e poco meno di un Quaresma qualunque si potrebbe realizzare. Io voto Santon…

Sezione: Editoriale / Data: Mer 01 aprile 2009 alle 08:28
Autore: Christian Recalcati
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