Luciano Spalletti arriva anche ai microfoni di Premium Sport per parlare del finale di stagione della sua Inter a margine della premiazione della Panchina d’Oro 2017:

L’Inter ha superato il momento di difficoltà?
"Non lo so. So che la mia squadra sta lavorando in maniera seria per trovare una stabilità di comportamento. Ho riconosciuto molte cose negli ultimi allenamenti e partite: la palla viaggia più veloce, si costruisce con più tranquillità e si perdono meno palloni banali. Ciò permette di aumentare la produzione del reparto offensivo. Sono cose che ho visto molto più forte, sono fiducioso".

Severe le parole di Sampaoli verso Mauro Icardi?
“Lui vuole conoscere gli altri elementi e lì ce ne sono tanti di attaccanti forti. Di Icardi sa già tutto, magari di Lautaro Martinez sa qualcosa di meno e vuole saperne di più direttamente. Lui poi trarrà le sue conclusioni e porterà Icardi in Russia nella convocazione finale”.

Sulla gara col Verona e l’approccio con le medio-piccole:
“Se si parla di qualità, è quella che si esibisce in ogni partita. In alcuni momenti la mettiamo tutta, in altri ne mettiamo un po’ da parte. Questo non è da squadra di alto livello”.

Che impressione le lasciò De Vrij da avversario?
“Non vorrei parlare di chi è nel mirino della società, questo è un errore che si fa andando a mettere sul tavolo altre situazioni che non riguardano i nostri risultati immediati. A noi serve concentrazione, disponibilità dei giocatori che ci sono e che ci devono portare a questa quarta posizione. Serve sostegno a loro, se si parla degli altri a loro si dice che sono in discussione e io non voglio dirlo. Mi fido di loro”.

Ma la società è attivissima sul mercato:
"Piero Ausilio e Walter Sabatini fanno quel lavoro, è normale che sondino un mercato futuro. Ma noi dobbiamo lavorare in profondità con gli elementi che abbiamo adesso a disposizione". 

 

Sezione: Copertina / Data: Lun 26 marzo 2018 alle 14:15
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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