Intervista al Corriere della Sera per Milan Skriniar. Il difensore slovacco ha parlato del suo inizio nel campionato italiano, non facile, quando non giocava mai e si allenava poco con la prima squadra della Sampdoria. La risalita è arrivata solo nel secondo anno.

Quindi l'Inter e lo scudetto. "Ci speravo. Sapevo di venire in club storico, anche se era in difficoltà. C’era Spalletti e voleva puntare più in alto. Il cambio a tre in difesa? Difficile. Non avevo mai giocato a tre, faticavo. Conte è stato bravo, mi spiegava i movimenti, anche con i video. Un martello, ti inculca la mentalità vincente, la assimili pure se non vuoi. Inzaghi è come un compagno di squadra, ci capisce, ci parla, scherza e ride con noi. Con Conte si scherzava sì, ma di più quando avevamo già vinto lo scudetto. Più liberi con Inzaghi? Sono d’accordo, si vede in campo. Come terzo di difesa mi trovo anche in attacco. Noi favoriti per quest'anno? Penso di sì. Passa tanto dal gruppo, noi siamo uniti".

In passato ha rischiato di lasciare l'Inter, ma alla fine è rimasto. "Una nuova esperienza all’estero non è mai male, ma all’Inter e a Milano sto bene. Non penso di andare via, sono contento. Però non si sa mai che succede. Di rinnovo non ne stiamo ancora parlando, ho il contratto fino al 2023".

Dice di Lukaku che è l'attaccante più difficile da marcare. "Per fortuna mi toccava solo in allenamento. È grosso, veloce, completo: non ce n’è un altro così forte e rapido. Dzeko? Tosto, difende palla benissimo". Tra gli avversari "Suarez e Benzema, due diavoli". Per affrontarli? "Studio. Guardo video, parlo con i compagni per capire movimenti, finte, ma sono così bravi che possono sempre fregarti con un mossa".

Tra i momenti più brutti dell'esperienza nerazzurra c'è l'uscita dalla Champions dello scorso anno, ma Skriniar ammette che "alla fine ci aiutato a vincere lo scudetto. L’eliminazione ci ha unito e messo dentro un grande senso di rivincita. In serie A si lavora molto sulla tattica, non si gioca avanti e indietro ma più con la testa. Gli inglesi vanno, vanno, vanno. Con il Real abbiamo fatto bene, poi prendi gol su un tiro da 25 metri all’incrocio. Con certe squadre devi capitalizzare l’occasione. Il Liverpool? Credo in questa Inter, possiamo fargli male, soprattutto a San Siro. Arriviamo pronti anche se il calendario di gennaio e febbraio è tostissimo. Io vorrei giocare sempre, poi le forze non ci sono per fare 60 partite l’anno".

Skriniar racconta di avere un ottimo rapporto con tanti compagni e parla anche di un giocatore colpito da un grave infortunio, Christian Eriksen. "Ero all’Europeo. Guardavamo la tv, il telecronista parlava russo, non capivo nulla, vedevo un giocatore a terra. Poi dall’Inter mi hanno tranquillizzato. Facciamo un lavoro bellissimo, siamo pagati bene, ma la vita è una. Ci ho riflettuto tanto, ma non voglio pensare che potrebbe succedermi una cosa simile".
Sezione: Copertina / Data: Ven 24 dicembre 2021 alle 09:15
Autore: Redazione FcInterNews
vedi letture
Print