Il protocollo del calcio italiano comincia a mostrare delle crepe. "Nato in mezzo alla primavera, quando finalmente la curva dei contagi aveva preso a scendere, ora il decalogo della ripartenza si ritrova a fare i conti con un incattivimento dei dati e della situazione generale", è la situazione descritta da La Gazzetta dello Sport. Troppe, al momento, le casistiche e i modi differenti in cui ogni club sta affrontando le positività all'interno del proprio gruppo. "Non è chiara una cosa: il doppio tampone negativo accorcia la quarantena dei «contatti diretti» del soggetto positivo o no? Poi c’è chi è in isolamento nella struttura concordata (vedi Napoli) e chi è isolato a casa, sempre con i permessi delle ASL. Troppa confusione - scrive ancora la rosea -. Mentre all’orizzonte riappaiono due fantasmi: la famosa bolla stile NBA, rimandata a casa a maggio perché giudicata insostenibile, e il rifugio per cause di forza maggiore nei playoff, parola che sembra sinonimo di tortura per la maggior parte dei club".

Messo in secondo piano il tema della riapertura degli stadi, per motivi di opportunità, il presidente federale Gravina ha chiesto un'applicazione rigorosa del protocollo. "FIGC e Lega sanno che toccare il testo significherebbe rimettere in discussione tutto, forse la stessa sopravvivenza del campionato. Qualcosa però bisognerà inventarla - sottolinea ancora il quotidiano - . La bolla del ritiro permanente somiglierebbe a una camicia di forza, ma la vulnerabilità delle squadre di calcio sta andando oltre il livello di guardia. Ecco perché si potrebbe arrivare a un nuovo codice di autoregolamentazione del mondo del calcio che alzi barriere più alte alla diffusione del contagio. Restare fermi è impossibile".

L'ipotesi playoff, però, resta "un argomento troppo divisivo per essere preso in considerazione. Se ne riparlerà a fine andata, quando però qualsiasi scelta sul format (per dire, playoff a 4, a 6 o a 8?) genererebbe contrapposizioni peggiori".

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Sezione: Copertina / Data: Ven 09 ottobre 2020 alle 08:26
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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