"Simone Inzaghi contro Sergio Conceiçao, la Lazio quale comune denominatore. Gli allenatori di Inter e Porto si conoscono bene. Da giocatori hanno condiviso per 33 volte la maglia biancoceleste, 24 nel 1999-2000 e 9 nella prima metà del 2003-04. Pensavamo che le partite insieme fossero state di più e avevamo ricordi distorti di Sergio Conceiçao gran fornitore di Simone Inzaghi. Cross dell’ala (Conceiçao) e gol del centravanti (Inzaghi). In realtà delle 33 volte di cui sopra restano soltanto due soli gol di Simone Inzaghi su assist di Sergio Conceiçao, in Champions League, uno in Lazio Maribor 4-0 (1999) e l’altro in Lazio-Olympique Marsiglia 5-1 (2000), gara in cui Inzaghi di reti ne realizzò quattro. La memoria inganna, ma qualcosa di forte lega lo stesso, Inzaghi e Conceiçao sono stati allievi di due grandi maestri". Lo scrive oggi la Gazzetta dello Sport che sottolinea il legame tra i due tecnici che oggi si affronteranno a San Siro. Entrambi hanno avuto una scuola invidiabile come quella di Sven Goran Eriksson, che li ha allenati nel 1999-2000 alla Lazio, stagione trionfale, chiusa con scudetto e Coppa Italia.

Ma non si trovano grandi tracce di Eriksson nel calcio di Inzaghi. "L’allenatore dell’Inter ha preso appunti e studiato, e sul campo ha imboccato una strada sua. Quando muoveva i primi passi da tecnico alla Lazio, chiese e ottenne un periodo di aggiornamento all’Atletico Madrid di Diego Simeone, amico e compagno nel 2000 dello scudetto. Inzaghi non è un integralista della fase difensiva come Simeone, ma neppure segue i precetti di Eriksson, 4-4-2 e pressing. Conceiçao al contrario discende da Eriksson. Nella diversità degli interpreti, il 4-4-2 del Porto contiene qualcosa dei 4-4-2 del professore svedese", spiega la rosea.

Sezione: Rassegna / Data: Mer 22 febbraio 2023 alle 10:21 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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