La Gazzetta dello Sport esalta Fredy Guarin e Xherdan Shaqiri, descritti come onnipresente uno e imprescindibile l'altro. "Guarin è a quota 6 gol: tutti pesanti. Shaqiri ne ha fatti 3 (distribuiti fra campionato, Coppa Italia ed Europa League): entrambi sono accomunati da un legno colpito che avrebbe potuto cambiare due gare, o quantomeno facilitarle. Il colombiano scheggia il palo della porta di Neto ancora sullo 0-0, nel primo tempo; lo svizzero incoccia quello del Sassuolo (a Reggio Emilia) quando l’Inter è sotto di due gol ma ha ancora la forza di premere, quella che poi porterà all’inutile gol di Icardi per il 3-1 sul finale. La storia di Fredy e Xherdan ha avuto uno stop anche qui, ma è una storia che va avanti. Soprattutto perché i due hanno cambio di passo e intraprendenza, requisiti basilari per velocizzare i temi del Mancio". 
Insomma, ormai il tecnico nerazzurro ha capito di non poter fare a meno del colombiano e dello svizzero:"Guarin e Shaqiri sono diventati fondamentali per questa Inter che non ha gol dai subentranti dalla panchina (uno, Icardi, appunto a Reggio Emilia) e che a volte pecca di fragilità caratteriale. Hanno, soprattutto, un tatuaggio molto importante, trascinante: l’esperienza europea che, abbinata alla fisicità e alla resistenza, li rende fondamentali. Anche Podolski ce l’avrebbe, ma questa è tutta un’altra storia". 

Sezione: Rassegna / Data: Mer 04 marzo 2015 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print