Dopo i risultati della 16esima giornata di Serie A, è tornata a tirare aria di duello antico tra Inter e Juve nel nostro campionato. E' la considerazione offerta stamane sulla Gazzetta dello Sport da Luigi Garlando che poi estende così il suo discorso: "Ieri sera, quando si è alzato dalla poltrona dopo aver visto Juve-Fiorentina, a Roberto Mancini non è venuto neppure in mente di portarsi la mano sul mento, alla Epic-Brozovic. Certo, il vantaggio di 4 punti sulle seconde ha la proporzione della fuga (margine più ampio in questo torneo); Napoli e Roma si sono annullate e allontanate. Sulle tre più immediate inseguitrici l’Inter ha guadagnato complessivamente 7 punti. Ma quella cosa bianconera che non si ferma più, che ha vinto la sesta partita di fila, che ha scavalcato la Roma dopo averle recuperato 11 punti in 6 partite, mette sempre più ansia. Sei punti di vantaggio oggi sono meno tranquillizzanti di ieri. Di sicuro Mancini avrebbe preferito uno degli altri due risultati, anche a costo di ritrovarsi ancora la Fiorentina a 2 punti (...) L’Inter, che ha schierato 16 formazioni diverse e che cambia regolarmente uomini e moduli, è molto meno imbrigliabile e ha ritrovato Icardi, il suo Higuain. La democrazia al vertice regge, molte restano in gioco, ma da ieri si fiuta nell’aria un presentimento antico: Inter e Juve che si azzuffano a primavera per uno scudetto. 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 14 dicembre 2015 alle 09:58
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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