Alla Gazzetta dello Sport, Alessandro Del Piero parla della Champions League ormai ai nastri di partenza.

Griglia di partenza?
"Prima fila: Real Madrid, di diritto dato che ne ha vinte tre, anche se ha perso Ronaldo. Seconda fila, le pretendenti: Juve, City, Psg. Terza fila: Barcellona, Bayern, Liverpool".

Il Real pagherà di più l’addio di Ronaldo o quello di Zidane?
"Anche se i meriti di un allenatore nelle vittorie di una squadra fossero superiori a quelli dei giocatori, non credo esista un tecnico più importante di CR7. E lo dico anche se penso che Zizou abbia fatto un lavoro straordinario, al di sopra di ogni aspettativa".

Quali sono gli obiettivi plausibili di Juve, Napoli, Roma e Inter?
"La Juve gioca per vincere la coppa, non ci sono mezze misure. La Roma punta in alto perché ha dimostrato di avere la mentalità giusta per diventare una sorta di Liverpool italiano, ovvero una squadra che sa esaltarsi nelle notti europee. Napoli e Inter giocano per mettersi alla prova: vediamo a che livello siamo".

Al sorteggio di dicembre per gli ottavi le ritroveremo tutte e 4?
"Io me lo auguro. È possibile. Con un po’ di realismo in più, dico però che sarei contento se ne passassero tre e un’altra si facesse strada in Europa League, affrontandola con la giusta mentalità. Il girone più duro è quello del Napoli".

Il laboratorio di Di Francesco è sempre aperto, ma forse a volte c’è confusione. Dopo la cessione di Alisson, la Roma le sembra meno competitiva?
"Credo che la cessione che potrebbe pesare maggiormente sia quella di Nainggolan: è uno spaccapartite. Però credo che il lavoro di Monchi sia stato molto interessante, sono curioso. Di Francesco lotta contro il tempo, ma anche quest’anno ci potrà sorprendere. Sinceramente se la Roma facesse bene sarei molto contento soprattutto per Daniele De Rossi, uno dei grandi “vecchietti” che sono rimasti in campo... Lo stimo molto e gli auguro il meglio".

Icardi finalmente debutterà in Champions. È il vero esame?
"Non parlerei di esame, ma di un nuovo livello della sua carriera. Se parliamo ancora di esami dopo i 20-21 anni per un calciatore, siamo fuori strada".

Uno sguardo alla Serie A: esiste l’anti-Juve?
"Troppo presto per dirlo. Ma nel corso della stagione non sarà tutto facile per i bianconeri. Tra le pretendenti, non escluderei il Milan. Magari non è ancora pronto per il grande salto, ma mi piace".

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Sezione: Rassegna / Data: Mer 12 settembre 2018 alle 09:40 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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