Da oggi a giovedì, il calcio deciderà se e quando ripartire. Summit decisivi ci saranno sia a livello nazionale (si parte oggi con l'assemblea di Serie A), sia a livello europeo. Ieri il il consiglio di Lega ha fatto emergere a maggioranza la volontà di ripartire, ma non sono mancati i pareri negativi o, quantomeno, dubbiosi. È quanto emerge dalla lettera firmata da 6 club (Spal, Brescia, Sampdoria, Udinese, Cagliari e Torino) che chiedono alla Figc alcuni chiarimenti in merito alla ripresa agonistica. Secondo quanto racconta il Corriere dello Sport, ecco i punti di criticità: si parte dal fatto che, convocando i giocatori per gli allenamenti, non sarebbe più invocabile la causa di forza maggiore, rendendo impossibile la richiesta di un contributo alle perdite da parte degli atleti stessi. I club, inoltre, vogliono essere certi che non venga addossata loro la responsabilità civile e patrimoniale nel caso in cui ci fossero nuovi contagi tra i giocatori. E, per concludere, alla Federcalcio viene chiesto come si possa intervenire per i contratti e i prestiti in scadenza al 30 giugno, davanti alla prospettiva di portare avanti la stagione oltre quella scadenza.

C'è poi da sciogliere il nodo delle date relative alla prossima stagione e non solo. Anche con le televisioni bisognerà trovare un accordo: Sky, Dazn e Img hanno chiesto una dilazione per il pagamento dell’ultima rata (in scadenza ai primi di maggio) e l'orientamento della Serie A è di venire incontro alle loro esigenze, ma limitando la proroga e a patto che venga garantito il sostegno per il triennio '21/24. 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 21 aprile 2020 alle 09:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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