La vicenda Balotelli è stata un invito per i detrattori dell'Inter a rispolverare la vicenda Zoro, difensore che quattro anni fa a Messina fu oggetto di insulti da parte della curva nerazzurra in trasferta. L'altra faccia della medaglia sostiene che allora Moratti non fu così determinato nel censurare l'accduto, come fatto in occasione degli insulti a Balotelli di sabato scorso a Torino. Lo stesso Zoro, che oggi gioca in Portogallo,  vuole mandare un messaggio al presidente nerazzurro: "Sono molto dispiaciuto per quanto accaduto, significa che non è cambiato nulla e che gli stadi italiani conti­nuano a essere frequentati dalle stesse persone. Moratti avrebbe fatto benissimo a ritirare la squadra, sarebbe stato stupendo e avrebbe fatto capire alla gente quanto siano gravi certi episodi. Mi chiedo se il presidente dell'Inter e con lui qualche giocatore capiscano ora cosa ho dovuto sopportare".

Zoro parla anche della punizione del giudice sportivo alla Juventus, che giocherà a porte chiuse la prossima partita: "Chiudere al pubblico non serve, è necessario interrompere le partite. Mi chiedo come si sarebbero comportati i tifosi della Juve se in campo ci fosse stato anche Sissoko, anche lui di colore. Come avrebbe reagito lui? Balotelli non c'entra, ognuno ha il suo carattere e in campo accade di tutto, dai colpi proibiti agli sputi. L'unica sua colpa è avere la pelle nera, ne approfitto per dirgli che sono dalla sua parte. Credo che per lui sia anche pegio, visto che è italiano. Per certa gente, evidentemente, non è abbastanza".

Sezione: News / Data: Mar 21 aprile 2009 alle 09:11 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Fabio Costantino
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