Marcello Nicchi, presidente dell'Aia, ha parlato della riunione odierna tra arbitri e allenatori nella sede della Lega a Milano. "E' stata forse una delle riunioni più partecipate e interessanti degli ultimi tempi. C'erano tanti argomenti su cui poter aprire un confronto. E' stato molto utile per i presenti. Nicola Rizzoli ha mostrato i dati a confronto con il primo anno di Var e l'andamento tendenziale di questo campionato. Ne è nato un bel confronto che serve alle società di A e agli arbitri, perché parlando con chi va in campo siamo in grado di stilare alcuni punti che potrebbero essere all'esame di chi modifica o amplia i regolamenti in ambito internazionale".

"Ci siamo raccomandati con gli allenatori - ha detto ancora Nicchi - di farsi portavoce dei comportamenti da tenere. Dobbiamo cercare di proteggere la nostra posizione di avanguardia come campionato italiano. Dobbiamo vendere un bel prodotto, quando è confezionato bene è più facile farlo. Ci siamo raccomandati di avere comportamenti idonei e di far subito quel che si può fare da subito, evitando ammonizioni sciocche per proteste che non hanno senso o di andare a rivedere episodi che già vengono rivisti. Ci siamo raccomandati anche sul fatto che è il capitano a essere il rappresentante della squadra. Se tutto questo avviene in un clima di serenità anche gli arbitri ne saranno avvantaggiati".

Il presidente dell'Aia ha commentato anche la possibilità dell'utilizzo davanti ai monitor di arbitri che hanno concluso la carriera sul campo per raggiunti limiti di età: "Non è all'ordine del giorno al momento, perché a noi interessa che gli arbitri al Var siano gli stessi che tutte le settimane svolgono il lavoro quotidiano a Coverciano. Al Var si devono alternare arbitri che vengono da ogni categoria e poi questo processo di maturazione complessiva avviene in automatico. Gli arbitri devono crescere, così come stanno crescendo gli operatori tv che lavorano per il Var".

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Sezione: News / Data: Lun 19 novembre 2018 alle 18:20
Autore: Mattia Todisco
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