E' un Mourinho molto soddisfatto quello che si presenta ai microfoni Rai: "Abbiamo fatto una buona partita, la squadra ha giocato con tranquillità, bene anche i giocatori che sono entrati a gara in corsa. Milito ha cambiato il match; il suo ingresso ha dato una svolta alla gara, visto che ha fatto in modo che la Juventus si difendesse. Tutto sommato meritiamo di essere in semifinale". Mourinho dedica un pensiero anche a Ciro Ferrara, forse alla sua ultima da allenatore bianconero: "Siamo comunque uomini. Ferrara merita rispetto, finché lavora e sta in panchina. Merita il mio rispetto, poi se la società vuole cambiare è un altro discorso che fa parte del nostro lavoro".

Il tecnico parla poi degli episodi: "Il rigore? Non lo abbiamo chiesto noi, ma il calcio. Bella partita comunque, Juve ben organizzata che dopo il gol si è difesa bene, sfruttando il contropiede. Noi, con una squadra un po' diversa e qualche giocatore poco spesso titolare, abbiamo reagito bene. Complimenti a Materazzi, che ha giocato una partita spettacolare, sembrava un 28enne. A un certo punto pensavo ai supplementari, fortunatamente è arrivato il gol che è stato un bene per entrambe le squadre. Le loro proteste? Se non si lamentano per il rigore non concesso nel primo tempo, perdono credibilità nel protestare per altre situazioni. Balotelli? Era uno dei giocatori in campo, hanno vinto tutti, compresi quelli in panchina. Non è stato solo lui a vincere, ma ha fatto di certo il suo". Mou poi sottolinea un aspetto in particolare: "Oggi mi è piaciuta la capacità di fare una partita seria dopo un derby di quella intensità. Anche io faccio fatica mentalmente dopo aver speso tante energie mentali. E' una qualità delle grandi squadre, che vincono una partita e poi ne vogliono vincere un'altra. La squadra è compatta e in un momento di difficoltà i giocatori che subentrano ai titolari fanno il loro. Il gol di Diego? Non è colpa di Toldo, ma di chi non ha chiuso il brasiliano", conclude scherzando lo Special One.

Sezione: News / Data: Gio 28 gennaio 2010 alle 22:51
Autore: Alberto Casavecchia
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