Dop aver onorato la memoria di Johan Cruijff poco dopo la sua scomparsa (“Il mio pensiero va a Cruyff, una leggenda del gol che lascia un’immensa eredità. Oggi è un giorno triste per il calcio”), Roberto Mancini ritorna oggi sul ricordo che lo legava particolarmente alla leggenda del calcio olandese, scomparso ieri a 68 anni: "Non fu facile scendere in campo a Wembley sapendo che affrontavi la squadra allenata da un mito come Cruijff - ha ricordato il Mancio a Panorama -. Conservo un bel ricordo di quella partita, anche se alla fine uscimmo sconfitti. Segnò un'epoca anche come allenatore, vincendo la prima Coppa Campioni del Barcellona con Guardiola playmaker e costruendo le basi di quello attuale. Lui rappresentava un punto di riferimento per tanti di noi. Io l'ho visto giocare in Tv nella fase conclusiva della sua carriera, all'epoca poi se ne vedevano meno di partite, era un giocatore incredibile. Giocava ovunque, ha anticipato il 'falso nueve' di cui oggi molto si parla, è stato sicuramente un precursore. Iniziava l'azione, la terminava, era uomo assist. Sapeva fare tutto".

Sezione: News / Data: Ven 25 marzo 2016 alle 19:59
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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