Gabriele Gravina è protagonista di un intervento su Sky Sport durante la presentazione della 13ª edizione del 'ReportCalcio', documentario sviluppato dal centro studi FIGC in collaborazione con AREL e PwC Italia. "In queste 13 edizioni abbiamo rappresentato i numeri che caratterizzano la dimensione del calcio italiano con un'ampia descrizione del modello della nostra struttura, la struttura del calcio - esordisce il presidente della FIGC -. Facciamo questo lavoro con grande trasparenza, senza nascondere le nostre criticità e cerchiamo di dare un piccolo contributo nel cercare di mettere a fattor comune la possibiltà di trovare soluzioni a problemi che sono chiari a tutti. Credo che questo lavoro sia straordinario perché evidenzia le grandi potenzialità del mondo del calcio". 

Tra i temi affrontati dal numero uno della Federcalcio c'è anche il delicato tema dell'Arabia Saudita, capace di strappare campioni (come Marcelo Brozovic) anche al calcio italiano: "Risponde ad altre logiche rispetto al valore della valorizzazione del fenomeno calcistico. Abbiamo adottato provvedimenti importanti per il rispetto dei principi dell'equa competizione. In Arabia siamo nell'area di competenza della FIFA, ed è giusto che comincino ad individuare una modalità adeguata, perché questo tipo di disponibilità genera un'alterazione. Bisogna correre ai ripari perché si rischia un netto divario con questi paesi e di porre in liquidazione un sistema come negli Stati Uniti e in Cina".

Spazio anche all'argomento stadi: "Non possiamo seguire la logica che bisogna realizzarli solo in ottica di un grande evento. Non è condivisibile: i dati lasciano spunti di riflessione. Se vogliamo parlare di patrimonio dobbiamo parlarne a proposito di infrastrutture e vivaio. Alla luce di ciò stiamo spingendo per far capire che è fondamentale avere una struttura accogliente per la fruibilità dell'evento sportivo. Abbiamo proposto Milano come sede della finale di Champions 2027 e stiamo facendo questo accordo con la Turchia. Questo è il momento in cui si parla di blocco della burocrazia e di realizzazione di strutture. Siamo pronti a supportare questo progetto. Noi abbiamo realizzato 4 o 5 stadi negli ultimi 10 anni, la Turchia ben 41. Dopo aver coinvolto il governo ho fatto un accordo con la Turchia, importante sotto il profilo culturale. L'esigenza fondamentale sarà avere strutture moderne, noi ci presentiamo solo con 3 stadi ad oggi che non sono ancora perfezionati. Abbiamo Milano, Torino e l'Olimpico a Roma. Stanno partendo altri progetti come Firenze, Cagliari, Bologna, mentre Bari è pronta. Speriamo di ottenere la possibilità di indicare le città che ospiteranno le gare delle fasi finali entro il 1 ottobre 2026. La posa della prima pietra è prevista entro il 31 marzo 2027". 

Sezione: News / Data: Gio 03 agosto 2023 alle 22:56
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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