Il giornalista della Gazzetta dello Sport Paolo Condò, dalla sua rubrica GazzaCaffé su GazzettaTV, ha espresso il proprio punto di vista sul futuro dell'Inter, nell'imminenza dell'assemblea che sancirà l'ingresso dei nuovi soci indonesiani. Partendo dall'eventualità di vedere ancora Massimo Moratti come presidente: "Se sei stato proprietario del castello per tanti anni, non ha senso restare come capo del personale se il proprietario diventa un altro. Semmai, può esserlo il figlio Angelomario, che rappresenterebbe la continuità e potrebbe fare un'esperienza manageriale prima che Thohir prenda definitivamente le redini dell'Inter".

Dopo la Roma, anche l'Inter pasa in mani straniere: "Abbiamo visto all'estero come a queste acquisizioni corrispondano grandi investimenti e grandi risultati. Cosa vuole fare Thohir? Ho un suggerimento: si parla molto di managerialità, di mercato asiatico, di possibilità di espandere il marchio. Sono tutte cose importanti, però la storia insegna che la passione dei tifosi per il nuovo presidente va coltivata innanzitutto con un grande acquisto. Pellegrini quando arrivò portò all'Inter Karl-Heinz Rummenigge, Moratti stesso provò a prendere Eric Cantona ma poi prese Paul Ince, Roberto Carlos e Javier Zanetti che oggi è la bandiera dell'Inter. E due anni dopo prese Ronaldo. A Thohir si può dire che Lionel Messi non è sul mercato, e probabilmente la solida guida di Walter Mazzarri richiederebbe più un Juan Camilo Zuniga che un Wayne Rooney. Ma un acquisto importante, a gennaio o a giugno, per celebrare questo nuovo matrimonio dovrebbe arrivare".

Sezione: News / Data: Mer 13 novembre 2013 alle 14:15
Autore: Christian Liotta
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