Intervistato da Footballnews24.it, l'ex centrocampista dell'Inter Benoit Cauet ha spaziato tra i vari temi dell'attualità calcistica sino ai ricordi del suo passato in nerazzurro. Di seguito l'intervista all'ex nazionale francese.

Come sta vivendo l’emergenza Coronavirus?
"È un momento molto particolare e, a prescindere da quello che potremmo pensare, la migliore delle soluzioni è seguire con attenzione le direttive che ci vengono date. Rispettando quest’ultime possiamo dare una grande mano a tutti, sia al personale ospedaliero sia alle persone più fragili, senza dimenticare che proteggiamo anche noi stessi".

Come crede termineranno i campionati?
"Una situazione del genere non si è mai vista, è un periodo davvero inusuale. Le ipotesi per i campionati sono due: provare a rientrare o annullare la stagione, prendendo decisioni che possono anche non seguire la logica calcistica che dice di giocare. È una decisione importante, io credo che dopo aver sospeso tutto tornare in campo sarebbe molto complesso, penso sia più corretto riprendere dalla prossima stagione. Ad oggi il rischio di tornare alla fase di partenza con il virus è ancora troppo elevato".

Concorda con la decisione dell’Eredivisie di annullare la stagione senza decretare un vincitore e le retrocessioni? 
"In Olanda è stata presa questa decisione mentre altri Paesi possono prendere altre strade. Deve essere una scelta condivisa dai club e dalla Lega competente, oggi la Uefa ha lasciato in mano alle Federazioni ogni decisione: ciascuna Nazione è responsabile delle sorti del proprio campionato. Io non consegnerei lo scudetto a nessuno, lascerei la classifica così com’è".

Lei ha vestito per quattro anni la maglia dell’Inter, che ricordo ha dei nerazzurri?
"Vestire quella maglia è stata un’emozione incredibile, quando giochi in un grande club è sempre tutto molto bello. Ricordo con molto entusiasmo la vittoria della Coppa UEFA nel 1998, mi è rimasta nel cuore".

Com’era giocare con Ronaldo il Fenomeno?
"È come se si giocasse con Messi o CR7 oggi, sono giocatori straordinari, i più forti in assoluto. In quel momento Ronaldo era il più forte al mondo, avere l’opportunità di lavorare con uno del suo livello mi ha dato molto, sia sotto il punto di vista tattico che mentale, sapevo che con lui in campo avremmo potuto vincere tutto".

Se dovesse scegliere tra Cristiano Ronaldo e Ronaldo il Fenomeno, chi crede che sia il vero Ronaldo?
"Ehm… Sono entrambi veri (ride; ndr). Certo, il fatto che abbiano lo stesso nome e siano entrambi dei fuoriclasse è strano, ma devo ammettere che portano molto bene il nome. Ronaldo il Fenomeno ha vinto tanto e era il più forte, CR7 pure. È come se il portoghese avesse portato avanti quanto fatto dal brasiliano".

E lei chi preferisce?
"Avendoci giocato insieme dico Ronaldo il Fenomeno, con CR7 ci ho giocato contro una sola volta ad inizio della sua carriera quando ancora era allo Sporting Lisbona, è come se lo avessi visto nascere. Cristiano è davvero molto forte, assomiglia molto al brasiliano viste le caratteristiche, ma Ronaldo il Fenomeno era capace di giocate individuali clamorose".

Come vede l’Inter di oggi?
"Spalletti ha creato le basi perfette, costruendo un gruppo che ancora oggi è lì, poi con l’arrivo di Conte la squadra è cresciuta molto, quest’ultimo ha un modo diverso di vedere il calcio rispetto a Spalletti, ha portato più aggressività: credo sia in grado di competere con la Juventus".

Questo periodo di sosta, che ha permesso di recuperare qualche giocatore infortunato, può aver aiutato l’Inter in vista della lotta scudetto?
"Questo non saprei, sappiamo che le grandi squadre ci mettono più tempo a esprimere tutta l’essenza del loro gioco. Dipenderà molto come verrà fatta la preparazione fisica, sul ritmo di gioco che si adotterà".

Cosa manca a questa Inter per tornare a vincere in Europa?
"Le competizioni europee sono molto particolari, puoi affrontare solo grandi squadre. Quando vinci in Italia torni ad essere più concreto anche in Europa, alzando il livello della squadra. Vincere aiuta a vincere, e su questo l’Inter deve ancora lavorare, ma credo che con il gruppo che è stato creato ci siano buone possibilità per il futuro".

Sezione: News / Data: Dom 26 aprile 2020 alle 20:45
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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