In vista di Cagliari-Udinese il giornalista e telecronista di Dazn Stefano Borghi è stato intervistato da Centotrentuno.com per commentare il cammino fatto finora dal Cagliari di Eusebio Di Francesco, parlando anche dell'ex interista passato in rossoblu Diego Godin e del nerazzurro Radja Nainggolan, oggetto del desiderio per eccellenza del club sardo.

Che peso ha e avrà Godin per la maturazione del gruppo e che impatto ha anche a livello internazionale un colpo del genere per il club?
"La risposta è grande. Grande sotto tutti i punti di vista. A livello di riconoscibilità internazionale Godin è un profilo di riferimento dell’ultimo decennio del pallone. E il fatto che abbia scelto Cagliari è indicativo della bontà del progetto ma anche della qualità di Cagliari, sotto tutti i punti di vista. A inizio della stagione ha avuto qualche problema di rendimento, fin qui le sue prestazioni non sono state brillanti ma io credo che sia un giocatore che getta delle basi nello spogliatoio e nel gruppo, specialmente in una difesa che ha due elementi molto giovani ma molto interessanti come Carboni e Walukiewicz. Sono due che devono crescere e potersi allenare ogni giorno con un monumento come el Flaco Godin è importantissimo. Godin merita solo complimenti".

Un’ossessione, quasi, che qui a Cagliari porta al nome di Nainggolan. Non ti chiedo se, come e quando arriverà ma dove potrebbe giocare in questo 4-2-3-1?
"Innanzitutto penso che ogni persona a Cagliari vorrebbe il ritorno di Nainggolan. E a volte questo sentimento popolare è primario e va al di là dell’aspetto prettamente tattico. Secondo me una delle fragilità di questo Cagliari di Di Francesco è proprio la mediana, in maniera particolare nel lavoro di filtro e interruzione del gioco dei trequartisti avversari. In questa zona in tanti sono riusciti a fare male al Cagliari. Ci vorrebbe un po’ più di spessore in quel ruolo, ma non lo so se Nainggolan dopo una mezza stagione praticamente senza minutaggio all’Inter possa essere inserito immediatamente in questa posizione. E non credo possa agire da trequartista perché quello è dominio di Joao Pedro. Sarei curioso di vedere Nainggolan nuovamente a Cagliari però andando oltre gli incastri di modulo credo che la voglia di rivedere il Ninja in Sardegna in questi casi sia quasi più importante dei discorsi di campo. Nainggolan al momento è quasi più significativo per questa squadra a livello caratteriale che tattico. Io credo che se Di Francesco dovesse ritrovarsi Radja in rosa saprebbe bene come utilizzarlo, visto anche quanto si conoscono bene".

Sezione: News / Data: Ven 18 dicembre 2020 alle 22:56
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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