Obiettivo: svuotare l'infermeria. Tempo di riuscita: variabile. Andrea Stramaccioni è lì che freme con i suoi acciaccati e non vede l'ora di poterne riconvocare almeno un paio per la sfida di domenica contro il Cagliari al Meazza. Tanti, troppi i giocatori messi ko da malanni di vario genere: una moria che ha compromesso il cammino in campionato proprio nel miglior momento della stagione, ossia dopo la vittoria di Torino che ha sancito come l'Inter possa seriamente impensierire la Juventus per la corsa al titolo.

COUTINHO – Chi sta meglio è Philippe Coutinho. La ferita alla tibia, patita nel match di Europa League contro il Partizan, è ormai guarita e il piccolo brasiliano sarà quasi certamente convocato per la partita contro i sardi. Cou aveva trovato la giusta collocazione nel 3-4-1-2, in cui poteva sviluppare tutta la sua qualità al servizio delle punte. Ieri gran parte dell'allenamento con il gruppo, un chiaro segnale che dovrebbe portare a partecipare alla gara contro la squadra di Pulga e Lopez.

SNEIJDER – Wesley sta meglio, l'infortunio muscolare dello scorso 26 settembre a Verona è alle spalle e pure lui, come Coutinho, ieri ha svolto una parte dell'allenamento con i compagni. Decisivo per l'olandese il test di domani, quando si lavorerà a pieno regime anche in virtù del rientro di tutti i nazionali. Dovesse svolgere tutto l'allenamento con i compagni (partitella compresa), il numero 10 avrebbe serie chance di presenziare a Inter-Cagliari.

RANOCCHIA E SAMUEL – Migliorano a vista d'occhio Ranocchia e Samuel, forse le assenze che più hanno pesato a Bergamo. Ma se per l'argentino il decorso potrebbe ricalcare quello previsto inizialmente (rientro a Parma il prossimo 26 novembre), l'italiano accelera e spera di esserci già domenica. Lo staff medico frena e lo stesso Stramaccioni non intende correre rischi inutili di ricadute pericolosissime. Magari l'ex Bari e Genoa verrà convocato comunque, ma partirebbe dalla panchina.

GUARIN – Buone nuove anche da Fredy Guarin. Lo stiramento muscolare rimediato all'Atleti Azzurri è meno grave del previsto e l'assenza potrebbe ridursi al solo match con i sardi di domenica. Poi ancora riposo ed esenzione della lunghissima trasferta a Kazan, ma ottime possibilità di rivedere anche lui in campo a Parma, nel posticipo del lunedì. Per il colombiano stesso discorso fatto per Ranocchia: va bene l'accelerata, ma la cautela regna sovrana.

MARIGA – Il kenyano è reduce dalla rottura del legamento crociato del ginocchio nel finale di stagione con il Parma. L'articolazione va bene, come dimostrano i 45 minuti giocati con la Primavera di Bernazzani; adesso va ritrovata la forma fisica. La condizione di Mariga non supera il 30-40%, ma ci sono almeno due motivi per giustificare una sua eventuale convocazione anticipata: l'assenza di tantissimi centrocampisti e la panchina lunga. Portarlo non costerebbe nulla, visto che Strama potrà scegliere sulla base di 23 elementi.

GLI ALTRI – Tempi più lunghi per tutti gli altri. Mudingayi, Chivu e Stankovic hanno come obiettivo quell odi rivedere il campo a dicembre inoltrato. Dubbi ancora su Joel Obi: lo swarovski nerazzurro – come l'ha definito lo stesso Stramaccioni ai nostri microfoni – continua a soffrire di noie muscolari e, dopo lo strappo avuto alla coscia sul finire dello scorso torneo, ha disputato solo il match con il Catania, per poi tornare in infermeria.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 15 novembre 2012 alle 11:40
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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