E' l'uomo del momento per l'Inter, un talento di qualità che ha avuto la sua consacrazione a Siena giocando solo per qualche minuto nel suo vero ruolo, quello di punta, con risultato un gol importantissimo che ha fatto rifiatare la squadra di Claudio Ranieri. Luc Castaignos, l'olandesino volante arrivato dal Feyenoord, è ambìto da innumerevoli società per gennaio. Ma queste non hanno fatto i conti con la volontà di Luc: "Un mio addio a gennaio è assolutamente impossibile", ha detto Castaignos.

Nella sua intervista, l'attaccante spiega anche che la sua avventura all'Inter prosegue meravigliosamente: "Qui all'Inter mi sento come se fossi sulla luna. Sto benissimo, è tutto fantastico". Il gol di Siena, una gioia immensa: "Ho letto che Moratti ha abbracciato la televisione, e con essa idealmente anche me. Deve essere stata una scena simpatica. Il gol è stato importante per me e per la squadra. Ci ha dato tre punti importanti e molta fiducia”. La gioia di mamma Silvestra: “Quasi piangeva dalla gioia. Era più emozionata di me. Mi ha detto ‘Continua così. Impegnati come hai fatto sino a oggi’. Mi sono arrivati tanti messaggi, ma la gioia di mia madre al telefono è stata la cosa più bella”.

L’accostamento a Trezeguet: “Mi fa onore. Lui è un campione che ha vinto tanto. Ringrazio il mister per l’accostamento”. Tanti i consigli che gli arrivano dai big: “Milito e Sneijder mi aiutano tantissimo. Wes mi ha subito spiegato le differenze tra il calcio italiano e quello olandese. Qui si parla di un gol per una settimana. In Olanda, finita la partita, si pensa ad altro. Milito mi spiega come muovermi in attacco, in base a come si sviluppa l’azione. Imparo anche da Zarate e Pazzini”.

Dopo aver affermato di studiare l’italiano, parla del rapporto con i compagni più giovani: “Con Obi parlo in inglese, con Coutinho in italiano. E’ lui il mio insegnante. Viviano è il compagno più matto. Ogni cinque minuti fa uno scherzo”. Dopo il gol a Siena piedi per terra: “Sono un giovane che deve imparare. Normale che tutti vorrebbero giocare, ma si deve aspettare. Io devo farmi trovare sempre pronto”. Le braccia al cielo dopo la rete: “Sono molto religioso e ringraziavo Dio. Sono molto religioso, prego e cerco di non saltare mai la messa”.

Sogno scudetto: “Da domani in poi sono tutte finali. Chi è in alto può essere raggiunto. Si deve vincere. Sogno lo scudetto il prossimo anno sulla maglia nerazzurra”.

 

Fabrizio Romano - Alberto Casavecchia

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 02 dicembre 2011 alle 00:44 / Fonte: La Gazzetta dello Sport
Autore: Fabrizio Romano
vedi letture
Print