Ernesto Paolillo, ex ad dell’Inter, parla ai microfoni di ‘InterLine’, spazio dedicato all’Inter di TMW Radio gestito dalla redazione di FcInterNews.it dei possibili sviluppi societari in casa nerazzurra. Partendo dal possibile arrivo dei cinesi di Suning Commerce Group nelle quote societarie: “Non conosco questo gruppo per cui non posso dare una valutazione di esso, però è positivo vedere Erick Thohir che trova nuove risorse con l’ingresso di un nuovo socio e che venga fatto un nuovo piano di sviluppo. Sembrava tutto fermo ma una squadra si rilancia con una strategia e un nuovo socio può portarla”. Inter che per il momento sta rispettando i parametri del Fair Play Finanziario come annunciato nei giorni scorsi dall’Uefa; allora, perché tanti dubbi sull’operato? “Se guardiamo i bilanci e il rispetto degli impegni presi il risultato è giusto. Ma ci sono anche degli impegni futuri come i riscatti dei giocatori in prestito che nei prossimi anni diventeranno degli oneri. Bisogna vedere se in futuro ci saranno i ricavi che permetteranno quegli oneri. Se no la situazione sarà falsata”. 

Cosa potrebbe succedere in caso di mancata qualificazione alla Champions League? “Purtroppo, e lo dico da tifoso, non c’è nulla da fare: serve sacrificare giocatori che abbiano mercato e che vengano sacrificati dall’Inter. Ma sono quelli più forti, che servono per costruire una squadra futura. Vorrebbe dire ricominciare daccapo; se si vuole sistemare il bilancio bisognerà vendere 1-2 giocatori che possano portare in cassa dai 30 milioni in su”. Ma Paolillo è fiducioso sul futuro dell’Inter? “Erick Thohir non mi sta soddisfacendo perché non vedo risultati sul piano sportivo ed economico, ma sono speranzoso nell’entrata dei nuovi soci affinché possa portare cambiamenti”. Quanto tempo ci vorrà per vedere un’Inter competitiva? “Non meno di tre anni; se non si centra l’obiettivo Champions bisogna ricominciare da zero perché qualcuno forte sarà ceduto e bisognerà indovinare acquisti di campioni a basso costo. Un mercato come quello fatto durante quest’estate è una formula obbligata per chi non ha soldi e per chi non mette dentro soldi. Rinviare i pagamenti e cercare i prestiti immediati è la sola via, però io preferisco un altro tipo di costruzione della squadra. Solo la Juventus lo sta facendo in questo momento, avendo così un assetto stabile di giocatori sostituendo i più anziani coi giovani. Questo non lo vedo nell’Inter e mi dispiace”.

Infine, un voto alla stagione dell’Inter: “Sicuramente un’insufficienza; la squadra sulla carta è da terzo posto, il non averlo centrato comporta l’insufficienza. E lo dico con dispiacere”.

 

Sezione: Focus / Data: Gio 07 aprile 2016 alle 13:02
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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