Anche ad Inter Channel, Leonardo, nuovo tecnico nerazzurro, si ferma per un'altra intervista post-conferenza stampa. "Mi hanno trattato bene - esordisce - non posso negare la forte emozione. Sono molto felice, perché ho incontrato un ambiente positivo e mi hanno fatto sentire molto di casa. Ieri mattina ero molto emozionato, c'era una riunione con il gruppo storico dell'Inter, ho cercato di farmi conoscere e non abbiamo tanto tempo. Credo tanto a questa storia dei rapporti, e sono contento che tu mi dica che mi abbiano subito apprezzato. L'obiettivo comune con la presidenza è quello di vincere insieme, ma il rispetto delle gerarchie ci sarà sempre. Se sono qui oggi è grazie a questo rapporto splendido con Moratti, è impossibile dire di no ad una sfida così grande. Abbiamo sempre avuto colloqui molto belli, ma mai pensavamo di poter avere un rapporto di lavoro ed invece le coincidenze mi hanno portato qui.

Arrivo nell'anno più importante della storia dell'Inter, arrivo proprio alla fine, il 29 dicembre. Questo 2010 ha portato tutto all'Inter, è una cosa straordinaria, è stato l'anno per eccellenza. Dal punto di vista tattico? Il modulo senza i giocatori giusti è complicato da applicare. L'identità questa squadra la ha, i giocatori sono abituati a fare certe cose ma sanno anche adattarsi a nuove situazioni. Spingerò sempre da fuori i ragazzi, mica gioco con loro in allenamento... son già vecchio (ride, ndr)! Detto seriamente non giocherò, non avrebbe senso". Su Milano: "Si dice sempre della nebbia, il traffico ed altre cose. Milano è la poesia concreta, non alla romana dove si balla, si danza e si canta. Da qui poi nessuno va via, la città non è apertissima - è vero - però ti dà tante cose affascinanti, persone splendide, sono troppi i luoghi comuni. In tredici anni mi sono sempre trovato bene, ma mi considero al 100% carioca, il Brasile ti manca inevitabilmente, la saudade è positiva, perché ti fa amare il tuo Paese ma Milano mi va benissimo".

Conclusione con un messaggio ai tifosi: "La mia storia è molto chiara. Oggi sento grande voglia, entusiasmo, e questa spinta la ritrovo anche nelle persone che ci sono qui. L'Inter ha bisogno di tutti, dobbiamo vivere con serenità questo 2011, perché chi vince - come ha vinto l'Inter - ha la serenità dei grandi. Il nostro rapporto sarà rafforzato con il tempo".

Sezione: FOCUS / Data: Mer 29 dicembre 2010 alle 13:36
Autore: Fabrizio Romano
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